Decking, partiamo dall’ABC


Ponte ideale tra l’ambiente interno e quello esterno, queste pavimentazioni devono possedere determinate caratteristiche, di resistenza e igiene, e devono essere posate e mantenute rispettando alcuni semplici regole.  Scopriamole insieme

Fabio Braga

Il termine ‘deck’ in inglese significa letteralmente ponte e in effetti potremmo leggere il decking come una sorta di ideale ponte tra l’ambiente interno e quello esterno: si tratta infatti di una pavimentazione per esterni caratterizzata da un’alta resistenza agli agenti atmosferici, che deve essere al tempo stesso in grado di valorizzare esteticamente i luoghi in cui viene posata. Deve infine essere facile da pulire e garantire la massima igiene, soprattutto se ci sono dei piccoli che durante la bella stagione trascorreranno buona parte delle loro giornate all’aria aperta.

Elegante, caldo, raffinato, ricco di stile e di storia, accogliente e dalla spiccata evocazione naturalistica: il legno per le finiture dei pavimenti è un materiale prestigioso e apprezzato, tanto che non mancano i materiali che ne imitano l’aspetto estetico. 

Tutte le virtù del pavimento di legno si possono trasferire anche agli ambienti outdoor come terrazze, pedane da giardino, patii, o semplicemente camminamenti, grazie ai parquet da esterni, i cosiddetti decking.

Il decking è la soluzione ideale per ristrutturare uno spazio esterno in previsione della bella stagione, per realizzare uno spazio accogliente e contemporaneo, senza rimuovere la pavimentazione esistente e senza incidere troppo sui costi. Insomma, le pavimentazioni in legno per esterni, in una parola decking, sono un elemento molto suggestivo per qualsiasi progetto outdoor: scopriamo nel dettaglio di cosa si tratta e come funziona.

Sotto la lente d’ingrandimento

Il decking o “parquet per esterno” è un tipo di pavimentazione in legno che, come abbiamo visto, può essere usato per terrazzi, giardini, bordi piscine, gazebi, passerelle e camminamenti. Essendo costantemente soggetto alle intemperie, non può essere considerato come un comune parquet in legno: per stare fuori deve avere uno spessore opportuno, solitamente di 2 cm, ed essere realizzato con una specie legnosa resistente. Si può scegliere tra Larice, Ipé, Teak, Frassino termotrattato, per citare le principali specie legnose utilizzate in esterno… Molto dipende dal gusto personale e dal budget della committenza.

I listoni possono essere lisci o zigrinati. Se si opta per la lavorazione liscia, con un trattamento idoneo antiscivolo ci si potrà assicurare una superficie non sdrucciolevole, anche quando è bagnata. Il mio consiglio è la levigatura delle doghe o delle quadrotte, per permettere il perfetto allineamento tra i listoni ed evitare le schegge in caso di calpestio a piedi nudi, come può avvenire a bordo piscina.

Dove e come si posa 

Il mio consiglio è di valutare bene con il fornitore la superficie su cui andrete a posare, in modo da garantire la stabilità dei listoni, con pochi movimenti al calpestio, la corretta dilatazione termica e il miglior deflusso dell’acqua. In una prima fase, si costruirà una struttura a reticolo che permette la messa in opera a secco: i magatelli della sottostruttura sono solitamente in legno massello, della stessa specie legnosa del decking, oppure in alluminio.

Successivamente su questa struttura verranno fissati i listoni, con viti o speciali clip in metallo, che, avvitate alla struttura sottostante, bloccheranno definitivamente il pavimento. È molto importante che sia la sottostruttura sia il pavimento finale abbiano una certa pendenza, per evitare il ristagno delle acque piovane.

Tipologie di decking

I formati reperibili in commercio sono prevalentemente due:

  • i listoni, di lunghezze e larghezze variabili, sono adatti a rivestire rapidamente ampie superfici e sono ottimi per rivestire forme irregolari, pavimenti per piscina, giardini, grandi superfici;
  • le mattonelle o quadrotte assemblate sono invece ideali per pavimentare terrazzi o spazi di forma più regolare come gazebi, logge, patii; sono comunque di facile applicazione anche per spazi più grandi. In questo caso potrete giocare con la geometria dei listoni o optare per soluzioni più decorative, come ad esempio un mosaico di cubotti in legno.

Tempi di realizzazione

Il sistema di montaggio del decking è abbastanza rapido. La parte più lunga è la progettazione dell’intervento: la scelta del fornitore, delle specie legnose, la valutazione dello scarico dell’acqua, la produzione e il trasporto del materiale. 

Sarebbe opportuno contattare più fornitori, vedere personalmente i listelli e soprattutto predisporre un sopralluogo, per essere sicuri che non ci siano sorprese nella posa.

Come si pulisce il decking?

Per un prodotto che duri nel tempo è bene scegliere, a mio parere, specie legnose derivanti dalle conifere, già naturalmente ricche di tannini e olii essenziali che impediscono la formazione di muffe e funghi e l’attacco di insetti. Non sono previsti trattamenti particolari, anche se è caldamente consigliato oliare entrambe le facce dei listoni prima della posa, utilizzando speciali olii naturali: questo per prevenire l’alterazione del colore dovuta alla costante esposizione solare.

In genere questo tipo di pavimentazione può essere pulita con una semplice spazzola oppure con acqua ad alta pressione; è sconsigliato appoggiare direttamente sui decking oggetti troppo caldi come barbecue, pentole bollenti, torce o simili senza l’utilizzo di protezioni.

Decking: le norme di riferimento

Sono due le norme di riferimento per il settore del parquet da esterno:

  • UNI 11538-1 del 2014: “Pavimentazioni di legno per esterni – Parte 1: Elementi di legno – Requisiti”. La norma definisce le caratteristiche pertinenti e i metodi di valutazione per determinare le caratteristiche degli elementi di rivestimento di legno massiccio e/o giuntati di testa e/o multistrato utilizzati in pavimentazione esterne, per impiego mediante fissaggio meccanico al piano di posa.
  • UNI 11538-2 del 2018: “Pavimentazioni di legno per esterni – Parte 2: Requisiti degli elementi di appoggio e di fissaggio e modalità di posa in opera delle pavimentazioni”. La norma definisce le tipologie e le caratteristiche pertinenti degli elementi di appoggio delle pavimentazioni di legno per esterni, posate mediante fissaggio meccanico o a incastro e degli elementi di fissaggio stesso.

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