L’edizione 2024 del Salone del Mobile chiude a +17,1%


1.950 espositori da 35 Paesi, 361.417 visitatori, il 54,3% dall’estero. “Il Salone si riconferma un evento unico al mondo, un ponte di dialogo imprescindibile con le nuove geografie dei mercati: una città intercontinentale aperta all’innovazione, dove la competizione accelera la competitività di un settore chiave per l’economia del Paese e non solo”, il commento di Maria Porro

Con un +17,1% rispetto al 2023, il Salone del Mobile.Milano 2024 ha registrato un’affluenza record: 361.417 presenze complessive (+100.000 rispetto al 2022).

Ottimo risultato per le presenze degli operatori che registrano un +26,8%, con un 65,8% che arrivano dall’estero. Dati che confermano, ancora una volta, il ruolo chiave della Manifestazione nell’internazionalizzazione delle imprese di settore, il valore delle reti di relazione ma anche la forza catalizzatrice di un evento che ha superato il perimetro della dimensione fieristica, sulla spinta di una seconda fase di re-design del layout e dei percorsi di visita, che ha interessato alcuni padiglioni della Manifestazione e, in particolare, le Biennali EuroCucina / FTK, Technology For the Kitchen e Salone Internazionale del Bagno, due settori fortemente impegnati nella sperimentazione di nuove estetiche e funzioni in progetti ad alto tasso tecnologico, sempre più orientati a un approccio sostenibile.

Il grande ritorno della Cina

Nella top 15 delle geografie di mercato, si registra il grande ritorno della Cina, seguita da Germania, Spagna, Brasile, Francia, Stati Uniti, Polonia, Russia, Svizzera, Turchia, India, Regno Unito, Corea del Sud, Giappone, Austria. Un atlante che ha aperto nuove opportunità di business grazie anche alle numerose delegazioni provenienti da Stati Uniti, India, Emirati Arabi Uniti, Regno Unito, Francia e Arabia Saudita.
Cresce, rispetto allo scorso anno, la presenza dei media: 5.552 i giornalisti e operatori della comunicazione accreditati per un totale di 6.778 ingressi (50.4% dall’estero), richiamati da un evento che ha saputo interpretare e raccontare al mondo le nuove frontiere del progetto.
Si consolida, nel weekend (giorni in cui la Manifestazione è aperta anche ai non addetti ai lavori), l’interesse del pubblico di appassionati, 32.567 le presenze, che conferma quanto un’offerta di altissimo livello, completata da un Programma Culturale di respiro internazionale, siano da un lato un attrattore forte per i professionisti di settore, dall’altro un’occasione irrinunciabile per la community degli appassionati di design in visita al Salone del Mobile per intercettare nuove proposte e stimoli di riflessione.

Molti studenti in visita, bene la piattaforma digitale

Sale anche il numero di studenti italiani e stranieri, che si attesta a 13.556, di cui 8.368 italiani (+25,5%), per una media di crescita complessiva del 18,8%: giovani che, proprio in occasione dei 25 anni del SaloneSatellite, inarrestabile “fabbrica” di nuovi talenti, hanno accettato l’invito a scoprire le potenzialità di un settore che genera senso e bellezza, grazie a un mix di competenze multidisciplinari, in linea con il processo di transizione blu e verde che anticipa il futuro delle nuove generazioni.
Superano le aspettative, infine, i numeri della community digital della piattaforma multicanale del Salone: oltre 1 milione di interazioni (+50% vs 2023) con un engagement rate del 60%, e 90 milioni di impression (+15% vs 2023). Ottimi i risultati dell’app in termini di fruizione servizi, dal matchmaking che ha registrato una crescita di oltre il 39% e la navigazione della mappa interattiva, con oltre 450.000 ricerche.

Il commento di Maria Porro, Presidente del Salone del Mobile.Milano: “Il 62° Salone del Mobile.Milano ha superato ogni previsione: è stata un’edizione da record. Abbiamo registrato risultati eccezionali, grazie alla fiducia di un ecosistema che, ancora una volta, ha riconosciuto alla Manifestazione la sua leadership internazionale. Forte di 361.417 presenze, il Salone si riconferma un evento unico al mondo, un ponte di dialogo imprescindibile con le nuove geografie dei mercati: una città intercontinentale aperta all’innovazione, dove la competizione accelera la competitività di un settore chiave per l’economia del Paese e non solo. Una grande “fabbrica” di senso e valore durevole, prodotto e occupazione, cultura materiale e immateriale … Il successo di quest’edizione è anche il successo delle Biennali dedicate a Cucina e Bagno, dove ricerca e sviluppo sono la sintesi di percorsi di innovazione ma anche l’espressione della capacità dei due settori di intercettare abitudini e desideri dell’abitare quotidiano. Abbiamo già iniziato a progettare il 2025, con la consapevolezza che il Salone del Mobile è un’opportunità per tutti, per la filiera del legno-arredo, per Milano e per il sistema Made in Italy nel suo complesso”.

Claudio Feltrin, Presidente di FederlegnoArredo aggiunge: “È stata un’edizione davvero eccezionale che premia lo straordinario lavoro portato avanti dagli espositori in un anno. Ancora una volta gli imprenditori hanno accettato la sfida e dopo ben 62 anni, possiamo dire con certezza di essere i leader indiscussi, capaci di attrarre nei padiglioni di Fiera Milano, Rho il design di tutto il mondo, confermando il Salone di Milano come la fiera di settore più importante a livello internazionale. Il segreto? Genio, visione, determinazione e quell’irripetibile “artigianalità industriale” che solo i nostri prodotti sanno esprimere. Sono le aziende e la filiera del legno-arredo il motore economico di questo ennesimo successo di cui andiamo orgogliosi e che è nostro dovere continuare a valorizzare, quale espressione del grande sistema che è il design italiano. Lo abbiamo fatto e continueremo a farlo consapevoli che il Salone del Mobile.Milano è prima di tutto una fiera di business che consente, anche ai più piccoli, di mostrarsi a un pubblico così vasto e specializzato, che di cilmente sarebbero in grado di raggiungere singolarmente”.

I 25 anni di SaloneSatellite

Anche quest’anno, il SaloneSatellite ha portato alla luce la creatività di oltre 600 giovani progettisti, festeggiando un anniversario speciale con talk, tavole rotonde, partite live di ping pong (d’autore) e una grande mostra allestita in Triennale Milano, aperta al pubblico fino al 28 aprile: Universo Satellite. 25 anni di SaloneSatellite, a cura di Beppe Finessi e allestita da Ricardo Bello Dias. Una Wunderkammer, in cui una selezione di progetti presentati nelle passate edizioni della vetrina under 35 del Salone sono accompagnati da un diario in continuum che documenta, anno dopo anno, l’evolversi della magnifica “invenzione” di Marva Gri n. Una palestra di pensiero, relazioni, progetti che ha permesso a oltre 14.000 giovani talenti di esporre accanto ai brand che hanno scritto la storia del design, confermando ancora una volta il valore della parola chiave della 62a edizione del Salone. Evoluzione.

Appuntamento al 63° Salone del Mobile.Milano dall’8 al 13 aprile 2025.

Com’è andato il Fuorisalone 2024?

Anche la “design week” di quest’anno è stata un’edizione senza precedenti, che ha visto tornare a Milano in grande quantità visitatori internazionali provenienti da ogni continente. I numeri lo confermano: 1125 eventi nella Guida del Fuorisalone, con 838 brand collegati, un’audience online di 630mila utenti, cresciuti del 23% rispetto al 2023, provenienti da 162 diversi paesi.

Ma questa edizione è stata anche quella che ha confermato il ruolo del design nel portare al grande pubblico nuovi linguaggi e visioni per il nostro rapporto di domani con il pianeta: con il tema “Materia Natura”, abbracciato e adottato dai moltissimi eventi in città, Fuorisalone ha costruito l’occasione per portare a galla le istanze che riguardano il contesto contemporaneo di crisi ambientale, economica e sociale, lette attraverso la lente del design e della cultura del progetto.

Dalle iniziative più ironiche e irriverenti alle utopie, dalle distopie agli ingegneristici progetti di ricerca, brand indipendenti, designer emergenti, scuole, designer e aziende si sono concentrati sui progressi della disciplina in ambito sostenibilità, accompagnando miglioramenti nei processi e nella produzione alle indagini sui nuovi materiali e alle possibilità offerte da riciclo e riuso, arrivando a sposare questo approccio all’evento anche con i loro set-up, l’interior degli spazi e le scelte allestitive, spesso radicali.