La Casa sull’Albero


Un edificio nato per gioco, appeso a 4 pioppi disposti a forma di croce e sospeso a dieci metri di altezza dal suolo, a cui è collegato tramite una scala in legno.

Siamo nel 1993: il progetto Jove parte con la realizzazione di sistemi costruttivi in legno che siano evoluti tecnologicamente, ma anche esteticamente curati. Un legno così concepito è, nell’idea che ne ha Davide Giovati, artefice del progetto e titolare dell’azienda, in grado di impattare sull’architettura e caratterizzarla. Come? Attraverso una moderna interpretazione dell’edilizia unita a una sintesi felice fra cura ambientale e ricerca estetica, interpretazione ben sintetizzata nella missione aziendale: “Contribuire al miglioramento dell’architettura con l’impiego consapevole del legno, facendo risparmiare energia e risorse“.

L’utopia diventa progetto

Nato per scommessa e per amicizia, la Casa sull’Albero è il progetto del cuore di Davide Giovati. L’idea nasce da un volo che l’imprenditore fa a bordo dell’aereo di un amico, Mario, colui che poi diventerà il committente. Durante il volo Mario confessa a Davide di avere un sogno, quello di realizzare una casa-studio su un albero del parco di casa. Ma confessa anche di non avere la minima idea di come fare.
Giovati resta affascinato da questo sogno e quando Mario gli mostra un modello di questa casa fatto da lui stesso, si propone di realizzarla. Porta il modello in azienda e in Jove comincia lo studio di fattibilità, coinvolgendo figure con competenze diverse, dall’ingegnere al botanico, dai tecnici del settore nautico per i sistemi di aggancio e per le reazioni al vento ai professionisti della logistica e della movimentazione aerea.

Dal basso verso l’alto

La struttura portante della casa sull’albero è appesa e tutto l’impianto statico è vincolato dalle strutture a telaio in legno lamellare. Queste strutture definiscono l’involucro dell’edificio e sono i cavi di acciaio a sostenere e collegare la costruzione agli alberi portanti.

Il progetto parte da una “visione” diversa rispetto alla tradizionale: questa casa si guarda infatti dal basso verso l’alto; l’edificio è appeso a 4 pioppi disposti a forma di croce, si trova a circa dieci metri di altezza dal suolo, a cui è collegato tramite una scala in legno.

Particolarmente complessa è stata la valutazione circa la connessione dei cavi in acciaio e dei tiranti fra edificio e tronco. Obiettivo primario era infatti quello di non danneggiare la vita delle piante e non intaccarne le vie linfatiche: il rispetto della natura è stata la via imprescindibile. Grazie a questo progetto Jove ha conosciuto in senso profondo il pioppo e consolidato l’idea che la sostenibilità ambientale è prima di tutto conoscenza e rispetto per la natura e solo in questi termini è un valore perseguibile.