Cersaie: il pavimento è tailor made


A decretare la tendenza – che non è nuova – la fiera bolognese della ceramica (e non solo) per l’architettura e l’arredobagno, che si conferma una manifestazione di riferimento anche per il settore dei pavimenti di legno.

È un Cersaie rinnovato quello di quest’anno, anche per merito dell’inaugurazione dei primi nuovi padiglioni (28, 29 e 30), che hanno aperto un piano di sviluppo che, nei prossimi anni, cambierà il volto del 60% del quartiere fieristico.

Un Cersaie che ha registrato, nei cinque giorni di fiera (24-28 settembre 2018) oltre 110.000 presenze, con un incremento dei visitatori esteri (+1,6%). Insomma, un evento che si è confermato l’appuntamento immancabile per il mercato mondiale della ceramica e dell’arredobagno, con una crescente partecipazione alle iniziative organizzate in loco per il mondo dell’architettura, dell’interior design, della posa, dei media e dei consumatori finali.

Nei cinque giorni della manifestazione – informano gli organizzatori – gli ingressi totali sono stati 112.104, sostanzialmente alla pari con il dato dell’edizione 2017 (+0,4%); in crescita le presenze dal resto del mondo, come dicevamo, che hanno raggiunto 54.025 presenze, mentre quelle solo dall’Italia sono state 58.079, con una lieve flessione sullo scorso anno (-0,6%).

La superficie espositiva, che già da mesi risultava tutta esaurita, ha raggiunto in questa edizione i 161.000 metri quadrati, con un incremento di 5.000 metri quadrati dovuto ai nuovi spazi, che hanno dimostrato la loro piena funzionalità alla prova di una kermesse internazionale del livello di Cersaie. Gli espositori sono stati 840, con 314 aziende, oltre un terzo del totale, provenienti da 40 paesi. Comparto più rappresentato sono state le piastrelle di ceramica, con 452 imprese, seguito dall’arredobagno che, grazie a 181 espositori, ha confermato la sua centralità nell’esposizione.

Il padiglione 22, come negli ultimi anni, è stato dedicato ai pavimenti e rivestimenti in materiali non ceramici, quindi marmo, pietra, fibre naturali… E naturalmente tanto parquet. Già, perché sono sempre di più i produttori di pavimenti di legno che hanno scelto la fiera di Bologna come luogo ideale per mostrarsi a clienti e partner, soprattutto globali (ricordiamo che i visitatori internazionali della fiera quest’anno sono stato il 51,8% del totale). E così Bruno Parquet, Corà, Déco, Giacobazzi Parquet, Itlas, Mardegan Legno, Original Parquet, Parchettificio Garbelotto, Ravaioi Legnami, Salis e Tavar (sperando di non aver dimenticato nessuno) hanno portato a Cersaie, ciascuno con le proprie peculiarità e il proprio stile, dei pavimenti belli, ma soprattutto personalizzabili in base alle esigenze del cliente. Nell’era della globalizzazione e degli acquisti online, anche le nostre realtà cercano sempre più di soddisfare ogni specifica richiesta del cliente, facendolo sentire unico. E allora via libera a parquet sartoriali, pavimenti che si arrampicano sulle pareti, che cambiano colore, forma, pavimenti dal gusto retrò e vintage in alcuni casi, ma soprattutto che hanno finiture sempre più naturali e sostenibili.

Sostenibilità è una delle parole chiave del 2018 per l’interior design e l’interesse per l’ambiente si rispecchia anche nello stile, nei colori, nelle finiture.

Insomma, questo Cersaie ci ha dimostrato come il comparto delle finiture d’interni sia vivo e vitale e come il legno non passi mai di moda (anche in casa della ceramica).

Appuntamento al prossimo anno, dal 23 al 27 settembre 2019.

di Federica Fiorellini