Il Wine Resort Venissa premiato come miglior hotel sostenibile d’Europa


Il Wine Resort Venissa (www.venissa.it), situato nell’isola di Mazzorbo (VE), ha vinto il riconoscimento “Best Hotel for Sustainability 2020 in Europe” assegnato da Condé Nast Johansens ai migliori boutique hotel del mondo.

Venissa è stato premiato per il suo impegno verso la realtà locale, quella delle isole della Venezia Nativa e come caso di successo di collaborazione tra pubblico e privato. La famiglia Bisol, proprietaria di questa realtà di successo, ha ripiantato il vigneto e aperto il Wine Resort Venissa nel 2010 nella tenuta Scarpa Volo, di proprietà del Comune di Venezia.

Sin dall’inizio l’integrazione con la realtà locale è stata una delle vocazioni, aprendo un cancello sul lato di Burano per rendere, la vigna e il parco, accessibili a tutti per una passeggiata nel verde. Tremila metri di terra all’interno della tenuta sono stati poi destinati, grazie alla collaborazione con Auser, ai pensionati locali che oggi coltivano gli orti di Venissa conferendo parte delle verdure alle cucine dei due ristoranti: il fine dining Ristorante Venissa con una stella Michelin capitanato dalla resident chef Chiara Pavan (anche “Cuoca dell’Anno” per le guide de l’Espresso nel 2019) e il bistrot Osteria Contemporanea. Un meccanismo virtuoso che con il contributo economico che Venissa elargisce all’associazione permette a quest’ultima di organizzare attività socioculturali per gli anziani.

Venissa ha sempre supportato anche gli artisti locali, e proprio lo scorso 10 novembre ha inaugurato la mostra dedicata ad Andrea Tagliapietra, giovane pittore buranello che esporrà i suoi quadri nel “cantinone” della struttura fino al 6 gennaio 2019.

Per Matteo Bisol, direttore di Venissa, il turismo è un veicolo per mantenere in vita piccole realtà locali come quelle delle isole della Venezia Nativa: “Il turismo consapevole è importante per sostenere le piccole realtà locali con le loro tradizioni, è solo dormendo in queste isole che la gente può davvero apprezzare la laguna. Oggi il turismo è per il 99% giornaliero, la nostra strategia è quella di far arrivare persone che rimangano di più nelle isole, Li coccoliamo con i nostri servizi, gli facciamo vivere esperienze uniche come quelle in barca con i pescatori, insegniamo loro a vogare “alla veneta” e gli facciamo scoprire la tradizione del merletto. Tutte azioni che mettono in moto quell’economia circolare che sostiene le tradizioni dell’isola, dai pescatori alle merlettaie fino alla remiera locale. Questo è il nostro sogno, un turismo che possa preservare la bellezza e le tradizioni delle isole di cui ci siamo innamorati“.