Made in Italy: il riferimento di qualità per il nostro mercato


Renza Altoè Garbelotto
Consigliere Incaricato Gruppo Pavimenti di Legno di Edilegno/FederlegnoArredo

Il 2024 non è stato un anno facile per il settore dei pavimenti di legno. I dati del Monitor gennaio-settembre 2024 elaborato dal Centro Studi di FederlegnoArredo su un campione rappresentativo di aziende parlano chiaro: da gennaio a settembre il fatturato ha subito un calo del 4,7%, segno di un rallentamento generale del mercato. Tuttavia, un elemento di forza rimane saldo: le esportazioni.

Il made in Italy continua a essere un riferimento di qualità a livello internazionale, con una domanda costante da parte di mercati esteri che riconoscono il valore e l’eccellenza dei nostri prodotti. L’andamento delle importazioni e delle esportazioni, nondimeno, evidenzia un quadro complesso. Se da un lato abbiamo assistito a una contrazione delle importazioni dalla Cina (-7,6%), dall’altro si registra un aumento significativo (+160%) dei prodotti provenienti dall’Ungheria. Questa variazione potrebbe essere dovuta a molteplici fattori, tra cui le difficoltà logistiche, come la temporanea chiusura del Canale di Suez e l’aumento dei costi dei noli, ma anche alle sempre più approfondite indagini antidumping nei confronti delle importazioni cinesi. Tale scenario potrebbe, nel lungo periodo, destabilizzare ulteriormente il mercato europeo e innescare una competizione interna complessa.

Uno dei temi centrali del 2025 sarà senza dubbio quello dei dazi. L’Unione Europea sta cercando di tutelare i propri produttori e garantire un mercato più equo, ma la situazione rimane complessa. Da una parte, la Federazione Europea del Parquet (FEP), sotto la guida del Presidente e mio caro amico Lorenzo Onofri, ha promosso un’azione antidumping nei confronti della Cina, portando all’imposizione di una tassa superiore al 49% sulle importazioni di parquet cinese. Dall’altra, in attesa di avere maggiori dettagli sulle future politiche commerciali americane, si prospetta il rischio di nuovi dazi sulle esportazioni europee verso gli Stati Uniti. La necessità di bilanciare la protezione del mercato interno con la salvaguardia dell’export rende il contesto particolarmente delicato per gli operatori del settore.

In questo scenario, il ruolo di FederlegnoArredo diventa sempre più cruciale: la Federazione sta lavorando attivamente per tutelare gli interessi di tutti i suoi associati, ma il contesto globale in continuo mutamento rende il compito non semplice. La sfida per il 2025 sarà quindi quella di difendere il valore del made in Italy, continuando a promuoverlo sia sul mercato nazionale sia all’estero.

Per affrontare queste sfide, sarà fondamentale sensibilizzare il consumatore finale sull’importanza della filiera produttiva e della qualità dei materiali. Solo attraverso una maggiore consapevolezza si potrà contrastare la diffusione di prodotti non sostenibili o di rivestimenti sintetici che rischiano di danneggiare l’immagine del parquet, facendolo apparire come un materiale difficile da gestire.

La strada per il futuro del nostro settore passa attraverso investimenti in qualità, sostenibilità e trasparenza. Il legno è sinonimo di vita, bellezza e tradizione: valori che dobbiamo proteggere e promuovere a livello globale.Viva il legno! Viva la qualità! Viva il made in Italy!