L’empatia degli spazi. Architettura e neuroscienze


L’empatia degli spazi.
Architettura e neuroscienze
Harry F. Mallgrave
Raffaello Cortina Editore
Pagine 296

«Il fatto che percepiamo (e quindi concepiamo) l’ambiente costruito tramite l’intero nostro corpo può sembrare una cosa del tutto ovvia, ma per formazione gli architetti tendono a pensare gli edifici come a oggetti astratti o composizioni formali che esistono in uno spazio geometrico libero, piuttosto che come luoghi esistenziali della nostra conoscenza tattile»

Un testo che pone come tema fondamentale la relazione tra il corpo e l’architettura, che l’autore concepisce come una pratica che coinvolge il corpo e le sue emozioni, sia al livello conscio che inconscio.

Gli edifici sono spesso considerati oggetti stravaganti piuttosto che elementi palpabili cui i nostri corpi e i nostri sistemi neurologici sono inestricabilmente connessi, scrive Vittorio Gallese nella sua prefazione.
Ma come Mallgrave ci spiega in questo volume, l’architettura non è un’astrazione concettuale bensì una pratica incarnata, e lo spazio architettonico si costituisce primariamente attraverso un’esperienza emotiva e multisensoriale.

Se le più avanzate scoperte scientifiche – in particolare quella dei neuroni a specchio – promettono benefici in ambito biologico o psicologico, queste stesse scoperte hanno anche la potenzialità di migliorare i nostri ambienti costruiti. Discutendo le implicazioni delle neuroscienze per la progettazione architettonica, l’autore ci invita a indirizzare la nostra attenzione a coloro per i quali progettiamo: le persone che abitano gli edifici che costruiamo.

Harry Francis Mallgrave è uno dei più illustri storici dell’architettura statunitensi; pioniere degli studi sull’applicazione delle neuroscienze alla teoria architettonica, insegna Architettura presso l’Illinois Institute of Technology.