FEP: in Europa inizia a diminuire la domanda di parquet


Il consiglio di amministrazione di FEP, la Federazione Europea delle industrie del Parquet, si è riunito in presenza i primi di ottobre nella sede FEP di Bruxelles per discutere, tra l’altro, della situazione del parquet nei principali mercati europei. In linea generale, l’inizio del 2022 è stato positivo – segnalano dalla Federazione – ma il consumo di parquet ha iniziato rapidamente a diminuire nella maggior parte dei paesi FEP con il secondo semestre.

Inizia a diminuire la domanda di parquet in Europa

Le diminuzioni sono state particolarmente significative in Francia e Germania, mentre Svezia e Svizzera registrano ancora una situazione ancora relativamente buona, almeno per la prima parte dell’anno.

In questo contesto di instabilità, con bollette energetiche e inflazione sbalorditive, la fiducia dei consumatori è molto bassa e questo si traduce in minori spese, che sono focalizzate sui bisogni essenziali. Se i consumatori stanno ancora investendo nella ristrutturazione degli edifici, la spesa riguarda maggiormente l’isolamento termico rispetto al’interior design; anche l’effetto positivo sulle abitazioni generato dalla “quarantena” sta volgendo al termine.

Nel complesso, la domanda di parquet è in calo nella maggior parte dei paesi FEP già nel primo semestre 2022 rispetto
allo stesso periodo dell’anno scorso. I Paesi che stavano ancora vivendo condizioni relativamente buone, stanno ora affrontando un rallentamento dei consumi e sono pessimisti per i mesi e l’anno a venire; la disponibilità (e i prezzi in salita) della materia prima legno rappresenta ancora una criticità.

Segnaliamo che la 67ma Assemblea Generale FEP, e il Congresso del Parquet 2023, si svolgeranno il 15 e 16 giugno 2023 a Barcellona. In quella occasione verrano diramati i dati aggiornati alla fine 2022 e le previsioni per il 2023.

L’andamento del mercato del parquet, Paese per Paese

Austria: Il consumo austriaco di parquet ha mostrato una situazione altalenante durante il primo semestre
del 2022, con un 1° trimestre in lieve calo e un 2° semestre ‘caldo’. Ora la situazione sta peggiorando: calano gli investimenti in abitazioni, gli showroom sono vuoti, i costi energetici sono sbalorditivi. Di conseguenza, i turni di lavoro saranno ridotti e le incertezze riguardo al futuro sono molte.

Benelux: I Paesi Bassi registrano un calo del consumo di parquet in volume del 18% rispetto al 2021 e un tasso di inflazione del 17%. I costi energetici sono stati moltiplicati per 3 o addirittura 4. La situazione della materia prima è stabile; il Belgio sta un po’ meglio rispetto a Paesi Bassi e Lussemburgo.

Francia: Il mercato francese del parquet ha iniziato a calare nel 2° trimestre (-20%). E questa situazione continuerà, poiché le visite ai negozi diminuiranno del 40%. Il parquet massiccio è il più colpito, in quanto il valore del legno è fortemente aumentato nel mese di aprile. La scarsità di legname resta un problema serio per la Francia e potrebbe portare a una riduzione della produzione e a un aumento della disoccupazione.

Germania: Il mercato tedesco del parquet è calato del 7% durante il 1° trimestre 2022 e del 12% durante il 2° trimestre, con un calo dal 10 al 15% per il 1° semestre. Il pessimismo è presente per il resto dell’anno con un tasso crescente di disdette dei permessi di costruzione, esitazione a investire, aumento dei tassi di interesse, bollette energetiche alle stelle… I consumatori si concentrano sui bisogni essenziali e i lavori di ristrutturazione, avviati durante il periodo covid, hanno già stato completato. L’approvvigionamento di materie prime è ancora critico.

Italia:  Dopo un buon inizio anno, con un aumento della domanda del 13% rispetto al 2021, purtroppo a giugno la situazione ha cominciato a peggiorare e questo deterioramento è accelerato a luglio. La domanda è ora calata del 5/6% rispetto a 2021, ma potrebbe arrivare a -10% a fine anno. Le buone performances dell’inizio dell’anno sono state sostenute dalle significative riduzioni fiscali e dai bonus sulle costruzioni/ristrutturazioni.

Cluster nordico: Il primo semestre 2022 è stato buono, ma il consumo di parquet del cluster nordico sta ora rallentando. Mentre il mercato norvegese del parquet è piatto, quello finlandese è leggermente in calo e quella danese in diminuzione più significativa. I costi di posa sono in aumento, riflettendo l’aumento generale dell’inflazione.

Spagna: Il consumo spagnolo di parquet è ancora in aumento del 3% nella prima parte dell’anno in corso, ma la domanda è ora in rapido calo. La costruzione di nuovi edifici è in calo, ma la ristrutturazione continua a sostenere il mercato. Tuttavia, l’inflazione e la diminuzione della spese delle famiglie si aggiungono ad altre incertezze per il futuro.

Svezia: Mentre quest’anno il mercato svedese del parquet è ancora stabile o leggermente in calo (dal -2 al -5%), diminuirà significativamente il prossimo anno a causa di un drastico calo dei permessi per le  nuove costruzioni  (-30%). I lavori di ristrutturazione avviati durante il periodo covid stanno volgendo al termine, i consumatori svedesi al momento hanno utilizzato i loro risparmi per viaggiare e ora si concentrano su opere di isolamento e non sul design degli interni. Anche il commercio elettronico fai-da-te è notevolmente in calo. A causa di valuta, le importazioni sono più costose.

Svizzera: La situazione è leggermente diversa in Svizzera, dove l’inflazione è limitata al 3% grazie a una moneta forte. Il consumo di parquet in Svizzera è aumentato del 12% durante il 1° semestre 2022 rispetto al 2021. Ora sta rallentando, ma dovrebbe comunque raggiungere un +8/10% a fine anno. Tuttavia, i permessi di costruzione sono in calo, in particolare per le case plurifamiliari. La quercia bianca è disponibile, ma a costi elevati. I costi energetici anche qui sono sbalorditivi. Il mercato svizzero è dunque ancora forte, ma le previsioni per il futuro sono negative.