FEP: i mercati europei del parquet risentono negativamente della situazione geopolitica


Il consiglio di amministrazione di FEP (Federazione europea dell’industria del parquet) si è riunito in presenza all’inizio di aprile per discutere della situazione del parquet sui mercati europei. I differenti Paesi mostrano andamenti diversi, ma in generale la maggior parte dei membri FEP sta affrontando seri problemi di approvvigionamento di legno, per questo chiede alla Commissione Europea “misure temporanee di sostegno”

Il principale dato emerso è che i mercati europei del parquet mostrano evoluzioni diverse per il primo trimestre 2022 rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso: mentre Italia, Scandinavia e Spagna registrano incrementi ancora significativi della domanda, Benelux, Francia e Svizzera presentano evoluzioni piatte. Austria e Germania, invece, stanno già registrando flessioni, che riflettono la difficoltà generale di evadere gli ordini. Si prevede che questo fenomeno sarà segnalato da tutti i mercati nei prossimi mesi, poiché la maggior parte dei membri della FEP sta affrontando problemi di forniture di legno.

Le questioni relative alla disponibilità e all’accessibilità delle materie prime legnose non sono nuove e stanno limitando l’evoluzione positiva del settore dallo scoppio della pandemia, ma ora stanno diventando ancora più gravi, con la drammatica evoluzione della situazione geopolitica.

Una parte significativa delle forniture di rovere destinate ai produttori europei di parquet proviene da Ucraina e Russia. Oltre ai tronchi, vengono segnalati anche problemi di fornitura di semilavorati a base di legno. Questi problemi hanno origini diverse: la mancanza di forza lavoro in Ucraina, le difficoltà di pagamento internazionale con la Russia, le difficoltà di trasporto con entrambi i Paesi e le contromisure adottate dalla Russia per fermare le sue esportazioni nell’UE di alcuni prodotti del legno. A ciò si aggiunge il fatto che, l’8 aprile, la Commissione Europea ha vietato l’importazione di tutti i prodotti in legno dalla Russia, come già aveva fatto per i prodotti in legno provenienti dalla Bielorussia.

Infine, va ricordato che PEFC e FSC oggi considerano il legno e i materiali a base di legno provenienti da Russia e Bielorussia come “legno da conflitto” (FSC ha sospeso anche i certificati per il legno proveniente dalle zone di guerra ucraine): il legno proveniente da Russia e Bielorussia, di fatto, non è conforme all’EUTR e le ONG hanno esercitato pressioni per fermare qualsiasi flusso commerciale di legno/prodotti in legno con Russia e Bielorussia.

Al fine di limitare gli impatti dell’attuale crisi sull’industria del parquet, FEP esorta la Commissione europea ad adottare (temporanee) misure di salvaguardia, mitigazione e sostegno e ad adottare politiche coerenti, che consentano la mobilitazione delle risorse legnose dell’UE, oltre a strumenti per mantenere i tronchi di quercia in Europa.

Di seguito un riepilogo dell’andamento del mercato del parquet in Europa, Paese per Paese.

AUSTRIA ⬇️

Nonostante una forte domanda, il mercato austriaco del parquet è diminuito del 7% durante il primo trimestre 2022 rispetto allo stesso periodo del 2021, riflettendo la crescente difficoltà di evasione degli ordini. Al momento è impossibile fare previsioni prossimi mesi.

BENELUX ➡️

La domanda è presente, ma mancano i materiali. I costi dell’energia sono ‘sbalorditivi’ e le incertezze per il prossimo futuro sono molte.

FRANCIA ➡️

I consumi di parquet sono aumentati dell’11% nel 2021 rispetto al 2020, ma il primo trimestre 2022 mostra un’evoluzione piatta, per le difficoltà a far fronte all’elevata domanda.

GERMANIA ⬇️

Poiché le ‘scorte’ di parquet in Germania sono già andate esaurite durante la seconda metà del 2021, gli ordini sono difficili da evadere e il consumo di parquet è diminuito del 4% durante il primo trimestre del 2022 rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso.

ITALIA ⬆️

Il mercato italiano, in forte espansione, è progredito del 10% nel primo trimestre 2022 rispetto al primo trimestre 2021. Gli ordini sono tanti, ma il problema, anche qui, è evaderli. In questo momento è ancora possibile consegnare il materiale, seppur con ritardi, ma nei prossimi mesi evadere gli ordini sarà una sfida.

CLUSTER NORDICO ⬆️

Come in Svezia, ma in misura minore, i mercati nordici del parquet sono supportati da progetti posticipati e ristrutturazioni dedicate a ‘nuovi modi di abitare’. I consumi sono aumentati del 5-10% durante il primo trimestre 2022, ma questa tendenza potrebbe esaurirsi dopo il secondo trimestre dell’anno in corso.

SPAGNA ⬆️

I consumi spagnoli sono aumentato del 3% nel 2021 . Lo stesso aumento si osserva durante il primo trimestre 2022. Tuttavia, l’aumento dei costi e la mancanza di forza lavoro ostacolano le previsioni per i prossimi mesi. L’inflazione potrebbe ridurre i consumi nel terzo trimestre 2022.

SVEZIA ⬆️

I ritardi e i rinvii dei progetti durante la pandemia, insieme al buon andamento della ristrutturazione, hanno fatto crescere il mercato svedese del parquet del 10-15% durante il primo trimestre 2022 rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso. Questa evoluzione probabilmente non durerà oltre il secondo trimestre di quest’anno.

SVIZZERA ➡️

Rispetto al 2020, il consumo di parquet in Svizzera è aumentato del 10% nel 2021, ma l’evoluzione è piatta per il primo trimestre 2022 rispetto al 1° trimestre 2021. Le scorte sono ora molto basse. E uno sviluppo piatto è previsto anche per il secondo trimestre 2022.