Il Salone del Mobile.Milano diventa anche un progetto editoriale 2.0



Debutta il progetto digitale del Salone del Mobile.Milano, con un’esperienza B2B studiata per supportare le strategie delle case espositrici e arricchita da una sezione editoriale volta ad amplificare l’autorità e la leadership della manifestazione.

Uno strumento agile, collaborativo, integrato e trasversale, capace di mettere a sistema tutte le voci del settore: in sintesi, uno strumento altamente innovativo. Così, è stata definita la piattaforma digitale del Salone del Mobile.Milano durante il talk show di presentazione, moderato da Victoria Cabello, a cui hanno preso parte Claudio Feltrin, presidente di FederlegnoArredo, Maria Porro, presidente di Assarredo, e Marco Sabetta, direttore generale dell’evento, che ne hanno raccontato genesi e visione; Riccardo Luna, giornalista appassionato di innovazione ed esperto di tecnologia, in conversazione con Annalisa Rosso, direttore editoriale della piattaforma, ha spiegato come nessun comparto economico può ormai prescindere dal digitale e quali sono potenzialità e valore aggiunto di questo nuovo progetto del Salone; infine l’architetto Stefano Boeri ha svelato qualcosa in più sul Supersalone, l’evento speciale del Salone del Mobile.Milano, di cui è curatore, che si terrà dal 5 al 10 settembre a Milano, presso il quartiere fieristico di Rho Fiera.

La pandemia è stata il più grande acceleratore digitale della storia – ha spiegato Luna. Abbiamo imparato tutti a fare cose che prima non facevamo, scoprendo che il digitale è un formidabile strumento di resilienza. Ora che prudentemente usciamo dall’emergenza, non si torna alle abitudini di prima, ma si entra in un mondo nuovo, ibrido, in cui il contesto fisico e quello digitale coesistono, rafforzandosi e aumentando le opportunità. La piattaforma del Salone del Mobile va in questa direzione”.

Duplice, infatti, l’obiettivo dello strumento, oggi vero e proprio asset della kermesse: da un lato, amplificare autorità, influenza e leadership del Salone del Mobile.Milano, sostenendone nel tempo la dimensione fieristica dal punto di vista strategico, commerciale e comunicativo; dall’altro creare valore e farsi volano di business per le realtà espositrici, aumentandone visibilità, moltiplicando modalità e tempi di connessione con il proprio target, capitalizzando sui servizi offerti. Traguardi, questi, che si raggiungeranno grazie a un’offerta che differenzia questa piattaforma da quanto già sul mercato: un mix di differenti tipologie di contenuti e servizi, tra loro integrati, volti a catturare l’interesse e aumentare il valore dell’interazione e della relazione con tutta la design community, unendo di fatto la dimensione digitale con l’esperienza fisica della fiera.

Da un lato, dunque, contenuti editoriali originali, di taglio sia B2B sia B2C, costantemente aggiornati più volte al giorno, suddivisi in rubriche tematiche, con focus trasversale su design, arredo, arte, architettura, scienza e tecnologia; interviste ai protagonisti di questi settori e mercati e ai profili più visionari e interessanti del panorama culturale nazionale e internazionale; collaborazioni con i magazine e con firme autorevoli di tutto il mondo per avere molteplici opinioni e punti di vista. Per trarre ispirazione, confrontarsi, interagire tutto l’anno con una community che si amplierà esponenzialmente. Dall’altro, contenuti dedicati alle imprese che potranno raccontarsi, in modo libero e indipendente, attraverso le narrative – ma anche le immagini e i video – che più li rappresentano. Sicuramente attraverso i prodotti, sia quelli appena realizzati sia quelli già iconici. Per loro, il valore della piattaforma risiede nella sua interattività: a disposizione dei brand, infatti, questo strumento mette breakout room, showroom virtuali, canali di contatto digitali che garantiranno uno scambio immediato e proficuo con il target prima, dopo e durante l’esposizione. Portando perciò a compimento quell’obiettivo da tutti evocato: un digitale al servizio del fisico e viceversa.

Intento perseguito anche dalla terza categoria di contenuti, ossia quella legata alla manifestazione e ai servizi dedicati all’esperienza in fiera: ticketing e informazioni per poter organizzare la visita e pianificare gli appuntamenti di quella settimana, applicazioni per facilitare l’incontro tra domanda e offerta di arredo.

Claudio Feltrin, presidente FederlegnoArredo, ha commentato: “Da oggi è Salone tutto l’anno. Grazie alla piattaforma digital, la fiera del design più famosa al mondo rimarrà ‘aperta’ 365 giorni. È questo l’obiettivo principale di una formula che ha fatto del connubio fra fisico e digitale il suo punto di forza, un modello in grado di fare scuola che consente alle attività di sviluppare il proprio business, mantenendo un contatto diretto e costante con i clienti. Il banco di prova sarà proprio il Supersalone di settembre, dove grazie a un QR code i visitatori potranno dialogare con le imprese, avere info dettagliate sui prodotti e, attraverso i rivenditori, completare l’acquisto. Si tratta di un’opportunità che nessun’altra fiera propone e gli espositori ne hanno compreso il valore. Ma non solo, grazie anche al taglio culturale-editoriale l’obiettivo è che diventi punto di riferimento del design a livello internazionale”.

Marco Sabetta, direttore generale del Salone del Mobile.Milano, ha aggiunto: “La nuova piattaforma digitale segna un cambio di passo importante per l’evento e rappresenta un’esperienza sofisticata, in cui la chiave di volta è proprio il mix tra fisico e online. Uno strumento di business per le imprese e un collettore virtuale di bellezza, valore e qualità. Un luogo virtuale nel quale condividere interpretazioni del mondo del progetto e dell’innovazione per poter aprire lo sguardo sul futuro del settore, nutrirlo di visioni e possibilità”.

Insomma, uno strumento multidimensionale che attiva collaborazioni strategiche, aggrega e mette in relazione pubblici diversi, integra funzionalità al servizio di tutti gli appuntamenti del Salone del Mobile.Milano. Proprio come ha sottolineato Annalisa Rosso, suo direttore editoriale “Si tratta di un progetto corale, che mette insieme le tante voci e identità diverse che da sempre compongono un network incredibile: i brand e i loro prodotti, i magazine di settore, gli addetti ai lavori provenienti da tutto il mondo, gli appassionati di design. Dall’incontro di queste realtà internazionali e dallo scambio interattivo nascono le idee e le opportunità che, proprio come succede fisicamente in fiera, rendono il Salone un appuntamento unico e irrinunciabile”.