Italiani sempre più green: un terzo evita i prodotti non sostenibili


Nonostante il Covid-19 la sostenibilità è un tema sempre più rilevante per i consumatori.

Il 36% delle famiglie italiane dichiara di aver smesso di acquistare determinati prodotti o servizi a causa del loro impatto negativo sull’ambiente o sulla società. E il 30% evita i prodotti con un imballaggio in plastica, quando esiste un’alternativa. Sono soprattutto i ragazzi a influenzare comportamenti di acquisto più sostenibili da parte delle loro famiglie. Per produttori e retailer è fondamentale tenere conto di questi atteggiamenti per impostare le proprie strategie. Questi sono solo alcuni dei risultati dell’indagine sulla sostenibilità e le preoccupazioni ambientali #WhoCaresWhoDoes realizzata da GfK.

Oggi più che mai la sostenibilità e l’attenzione per la salvaguardia del pianeta sono in cima alle preoccupazioni dei consumatori. Secondo quanto emerge dalla ricerca GfK #WhoCaresWhoDoes sulla sostenibilità e le preoccupazioni ambientali, un numero crescente di consumatori sta modificando i propri comportamenti per effetto della crescente sensibilità ai temi ambientali. A livello europeo, una famiglia su tre (35%) ha smesso di acquistare determinati prodotti e/o servizi a causa del loro impatto negativo sull’ambiente o sulla società.

Anche i consumatori italiani si dimostrano molto attenti alla sostenibilità: il 30% dichiara di evitare i prodotti con imballaggi in plastica e il 36% ha smesso di acquistare certi prodotti e servizi a causa del loro impatto negativo; una percentuale che sale al 65% per il segmento degli eco active, che comprende i consumatori più ingaggiati dalle tematiche ambientali.

Gli italiani sono in media ben disposti anche rispetto al tema del riciclo e dichiarano di riciclare molto di più rispetto alla media mondiale. Dalle ricerche GfK emerge però che per il 58% delle famiglie è ancora poco chiaro cosa succede ai prodotti quando vengono riciclati.

Un altro aspetto importante è quello degli imballaggi: oltre la metà delle famiglie italiane si aspetta che le imprese mettano a disposizione confezioni fatte da materiale riciclabile al 100%, di materiali alternativi alla plastica o di plastica biodegradabile.

Guardando invece alle categorie di prodotto dove gli shopper ritengono di avere un’influenza maggiore in termini di sostenibilità, per l’Italia troviamo ai primi posti l’home e il personal care; a livello europeo, invece, si piazzano in cima alla classifica frutta e verdura.

La sostenibilità e l’attenzione per la salvaguardia del pianeta sempre più centrali per i consumatori. Un dato che nessun brand può permettersi di ignorare, anche perché ben il 62% degli italiani preferisce compare prodotti da realtà che dimostrano attenzione all’ambiente.

I giovani influenzano sempre di più gli acquisti delle famiglie

Nel 2019, quando è stata lanciata la ricerca GfK #WhoCaresWhoDoes, sembrava che le tematiche green fossero interessanti soprattutto per i più giovani, che si stavano attivando a livello globale con il movimento Fridays for Future. Quest’anno il mondo si è trovato ad affrontare una minaccia inattesa: la pandemia. Nonostante ciò, anche nel 2020 l’ambiente è rimasto in cima alle preoccupazioni dei consumatori. Ancora una volta sono i più giovani a fare la differenza, indirizzando i consumi delle famiglie verso un approccio più sostenibile.

Secondo quanto emerge dallo studio GfK, in Europa i responsabili degli acquisti famigliari vengono influenzati nelle loro scelte principalmente dai figli (45%), seguiti dagli amici (42%), dal coniuge (37%) e dai genitori (19%). Le opinioni dei membri più giovani delle famiglie contano di più di quelle dei politici (14%), dei media (13%) e delle celebrità (9%). Di conseguenza, per produttori e retailer oggi è ancora più strategico tenere conto dell’orientamento delle generazioni più giovani rispetto alle tematiche ambientali per impostare le proprie strategie di crescita future.

I consumatori credono che i loro acquisti possano fare la differenza

Secondo i risultati della ricerca, i consumatori sono sempre più convinti che i propri comportamenti di acquisto possano avere un effetto positivo sull’ambiente. Secondo il 40% degli intervistati, sono soprattutto i produttori di beni e servizi a poter fare la differenza nel ridurre l’impatto ambientale, seguiti dai governi con il 35%.

A livello europeo, 3 famiglie su 10 preferiscono evitare di acquistare prodotti con un imballaggio in plastica. In un momento come quello attuale – in cui l’emergenza Covid-19 ha messo al centro le tematiche di igiene e sicurezza – è ancora più significativo rilevare che così tanti consumatori cercando di liminare la produzione di rifiuti in plastica da imballaggio.

La percentuale di consumatori che cerca di evitare i rifiuti in plastica varia da paese a paese, ma ovunque risulta in crescita il segmento dei consumatori eco active, vale a dire di coloro che si sentono responsabili in prima persona e stanno modificando i propri comportamenti di acquisto. A livello europeo questo segmento arriva a pesare il 24% e la Germania è il paese che vanta il maggior numero di consumatori eco active (38%). Seguono in classifica l’Irlanda, la Slovacchia (25%), la Spagna (24%), l’Italia e la Gran Bretagna (entrambe 23%). In alcuni paesi, in particolare Spagna e Francia, il segmento di consumatori eco active ha registrato una crescita significativa rispetto allo scorso anno.

Un altro gruppo molto rilevante è quello dei consumatori eco considerer (43% del totale a livello europeo) che include i soggetti che si dichiarano preoccupati per i rifiuti in plastica e che modificano di tanto in tanto i propri comportamenti, ma che ritengono primaria soprattutto un’azione più incisiva da parte delle industrie e dei governi.

Per i produttori e i retailer conoscere le tematiche che stanno più a cuore ai consumatori è fondamentale per indirizzare i propri investimenti ambientali e di sostenibilità su quegli ambiti che da un lato apportano dei benefici al pianeta e dall’altro sono in grado di conquistare l’approvazione, la fedeltà e la preferenza dei consumatori target. Clicca qui per scaricare un estratto del report.