L’industria europea del parquet è pronta!


L’Unione europea punta in alto e con maggiore ambizione propone una riduzione delle emissioni del 55% entro il 2030. Il lungo lavoro della Federazione dei produttori di parquet sta finalmente portando i suoi frutti. Ma FEP non si ferma qui e continua a dialogare anche con il consumatore finale.

Recentemente abbiamo ricevuto un messaggio piuttosto incoraggiante per il nostro settore, che conferma il crescente riconoscimento del ruolo positivo già svolto – e che sarà ulteriormente svolto in futuro – dai prodotti in legno come il parquet per raggiungere l’obiettivo Ue di carbon neutrality entro il 2050.

I nostri edifici generano il 40% delle nostre emissioni. Devono diventare meno dispendiosi, meno costosi e più sostenibili. E sappiamo che il settore delle costruzioni può anche essere trasformato da una fonte di carbonio in un pozzo di carbonio, se vengono applicati materiali da costruzione organici come il legno e tecnologie intelligenti come l’IA. Le nostre nuove generazioni devono dare il via a un’ondata di rinnovamento europeo e renda la nostra Unione leader nell’economia circolare”, queste le parole della presidente della Commissione europea, Ursula Von der Leyen, nel suo discorso sullo “Stato dell’Unione 2020” al Parlamento europeo del 16 settembre 2020.

I frutti di un lungo lavoro

Nelle precedenti “Pagine FEP“, vi abbiamo mostrato come il lavoro a lungo termine della nostra Federazione, con sede a Bruxelles, abbia finalmente portato i suoi frutti e come la considerazione dell’Ue nei confronti dei nostri prodotti stia aumentando, e persino accelerando, grazie al Green Deal, al New Circular Economy Action Plan e al Renovation Iniziative Wave.

Con i nostri colleghi delle associazioni europee delle industrie del legno, abbiamo reagito direttamente a questo messaggio positivo con un comunicato stampa congiunto in cui sottolineiamo l’importanza di sostenere le ambizioni climatiche in sinergia con gli sforzi sostenuti dall’Ue, dagli stati membri e dalle aziende per riprendersi dal colpo economico e sociale inflitto dal Covid-19 ancora in corso. In tale contesto, investire nella decarbonizzazione del settore edile attraverso la ristrutturazione e la nuova costruzione sostenibile acquista importanza strategica.

L’integrazione di materiali green, come i prodotti in legno, nei progetti di costruzione può aiutare a ridurre gli impatti ambientali associati al settore delle costruzioni.

Gli edifici in legno sono riconosciuti a livello globale come alleati chiave nelle strategie di mitigazione del cambiamento climatico: rappresentano un modo immediato per ottenere lo stoccaggio di carbonio a lungo termine nei prodotti – come menzionato nel Piano d’azione per l’economia circolare 2020 – e consentono di ridurre l’uso di materiali ad alta intensità energetica, fatto che potrebbe portare a un risparmio di 100 mt di CO2 in Europa, secondo il recente studio dell’Istituto forestale europeo, EFI (“Seeing the wood in the forest”, Lauri Hetemäki, Marc Palahí, Robert Nasi).

FEP appoggia la Renovation Wave Strategy

Attendiamo con impazienza di avviare un dialogo con i responsabili politici dell’Ue sul modo migliore per catturare tale potenziale attraverso metriche e strumenti del carbonio già stabiliti e senza imporre ulteriori oneri amministrativi o economici al consumatore finale o alle piccole e medie imprese. Inoltre, accogliamo calorosamente la pubblicazione, il 14 ottobre, della strategia dell’Ue per l’onda di rinnovamento: “Un’onda di rinnovamento per l’Europa: rendere più verdi i nostri edifici, creare posti di lavoro, migliorare la vita“.

Le industrie della lavorazione del legno ritengono che un parco immobiliare dell’Ue ristrutturato ed efficiente dal punto di vista energetico abbia anche un ruolo chiave da svolgere nella ripresa post virus, favorendo posti di lavoro “verdi“, rivitalizzando la crescita sostenibile e aprendo la strada alla decarbonizzazione di uno dei più grandi settori di consumo di energia in Europa, responsabile di oltre un terzo delle emissioni di gas serra dell’UE.

In linea con gli obiettivi del Green Deal europeo di neutralità climatica entro il 2050, economia circolare sostenibile ed efficienza energetica, la Renovation Wave Strategy possiede il potenziale unico di trasformare l’ambiente costruito dell’Ue in un pozzo di carbonio.

L’importanza di una gestione forestale sostenibile

Infine, con altre industrie forestali europee, abbiamo approvato la relazione adottata sul futuro della strategia forestale dell’Ue che sottolinea la necessità di una visione comunitaria equilibrata, indipendente e autonoma per il periodo successivo al 2020, basata su comprensione della gestione forestale sostenibile. Questo approccio è la via da seguire per consentire alle foreste e alle industrie forestali europee di sfruttare il loro potenziale di mitigazione dei cambiamenti climatici e la creazione di posti di lavoro sostenibili, in linea con l’obiettivo 2050 della neutralità climatica dell’Ue. Come giustamente riconosce il rapporto, “il rafforzamento della bioeconomia circolare è un approccio essenziale per realizzare una società a basse emissioni di carbonio nell’attuazione del Green Deal” e le industrie europee della lavorazione del legno svolgono un ruolo essenziale in tale transizione.

Dobbiamo parlare al consumatore di parquet

Tuttavia, come FEP, sappiamo che il lavoro che stiamo svolgendo a livello Ue è solo una parte del nostro compito, che è anche quello di toccare direttamente il consumatore finale e convincerlo del nostro ruolo positivo nel supportarlo nel raggiungimento dei propri obiettivi, per lui, la sua famiglia e per il pianeta. A tal fine, FEP sta portando avanti una campagna di comunicazione mirata (un rafforzamento di un’iniziativa già in essere, la campagna “Real Wood“), basata sui risultati dell’ultima European Consumer Research, commissionata da FEP alla società InSites, sulla percezione del parquet da parte del consumatore finale. Vi terremo informati nelle prossime “Pagine FEP“!

A cura della Federazione europea dei produttori di parquet