Un assaggio di Klimahouse


Come la digitalizzazione applicata all’edilizia amplia gli orizzonti della progettazione: prevedere le criticità e individuare in anticipo le soluzioni più efficaci per un’ottimizzazione di costi e processi con obiettivi precisi di sostenibilità. Questo il focus del convegno “Klimahouse 4.0: Digital Construction meets Sustainability” che si è svolto al MEC Meeting & Event Center Alto Adige di Bolzano e che fa da apripista al programma di eventi che animeranno l’edizione 2021 di Klimahouse, dal 27 al 30 gennaio presso Fiera Bolzano.

Primo evento “fisico” dopo il lockdown a marchio Klimahouse (www.fierabolzano.it/it/klimahouse/home), quello che si è svolto lo scorso 8 ottobre a Bolzano per un’anteprima della prossima edizione della fiera internazionale per l’efficienza energetica e il risanamento in edilizia, nel 2021 alla sua 16° edizione.

Con la partecipazione di circa 150 ospiti, il convegno ha accolto alcuni dei più autorevoli nomi nel panorama internazionale in tema di BIM, stampa 3D, IoT, intelligenza artificiale, realtà aumentata e realtà virtuale, per stimolare un dialogo corale e interdisciplinare mirato a nuove modalità di progettazione e di riqualificazione di spazi abitativi e collettivi.

La convention ha concentrato il dibattito sui modelli BIM e le loro applicazioni, soffermandosi – insieme a progettisti, ingegneri, costruttori e imprese intervenute – sulle enormi potenzialità ancora inespresse della digitalizzazione applicata all’edilizia e sul ruolo strategico che assume lo sviluppo di un modello gemello completamente digitale – il cosiddetto digital twin – nelle prime fasi della progettazione architettonica.

Introdotti dall’architetto Manuel Benedikter in qualità di moderatore, i relatori, tra cui Ilka May, ceo LocLab Consulting e tra i massimi esperti BIM, l’architetto Stefano Ruzzon, BIM manager OneWorks e l‘architetto Fabio Gramazio di Gramazio Kohler Research, hanno sottolineato i vantaggi in termini di risparmio di tempi e costi dati dalla possibilità di comprendere a monte le eventuali disfunzioni di un progetto e di correggerle in fase di avvio. Ciò comporta una decisiva diminuzione dei margini di errore, ma anche vantaggi a medio-lungo termine a partire dalla riduzione degli interventi di manutenzione. Non ultimo, infine, il tema dell’efficientamento energetico e della sostenibilità, sia in ottica di nuovi spazi urbani che di progretti di riqualificazione altamente sfidanti.

La progettazione digitale consente di risparmiare – ribadisce May, un vantaggio che si aggiunge nello sviluppo di modelli progettuali a maggiore efficienza e sostenibilità. Un esempio per far comprendere quanto lavoro ancora ci sia ancora davanti è quello della Gran Bretagna: è stato calcolato che in media anche gli edifici ‘più efficienti’ consumano quattro volte di più di quanto dichiarato nel progetto. Grazie al 4.0 si possono garantirei le migliori performance in termini di sostenibilità, trasparenza, rispetto di tempi e costi stimati”.

A Klimahouse 4.0 si è raccontato un modo di concepire il processo di progettazione e di riqualificazione dell’esistente innovativo, che vede nella fase di ideazione e nella sinergia tra tutte le professionalità coinvolte le chiavi di volta.

Ancora una volta Fiera Bolzano con Klimahouse 4.0 si è fatta promotrice di dibattiti e confronti che guardano al futuro, attestandone il ruolo di osservatorio privilegiato del settore e confermando l’impegno a supporto del mercato nell’appassionante transizione verso un’economia sempre più digitale.

Con questo primo evento fisico, che ha permesso di riunire la community di Klimahouse, è ufficialmente iniziato il countdown verso la prossima edizione, in calendario dal 27 al 30 gennaio 2021 – commenta Thomas Mur, direttore di Fiera Bolzano. Siamo molto contenti dell’ottimo riscontro in termini di partecipazione, l’incontro si è svolto in un clima positivo e in totale sicurezza. Klimahouse 2021 ha preso l’avvio e non ha nessuna intenzione di fermarsi: siamo pronti a dialogare di progettazione 4.0 e di sostenibilità e a dibattere sull’evoluzione del vivere bene, sia attraverso momenti fisici che digitali, sempre con il giusto senso di responsabilità che la situazione impone”.