20 anni di In/Arch raccontati in un libro


Il libro “In/Arch 1998/2018, 20 anni di impegno per l’Architettura”, che sarà presentato domani, 13 febbraio 2020, presso la Triennale di Milano, illustra l’impegno profuso dall’Istituto Nazionale di Architettura (In/Arch, www.inarch.it) negli ultimi venti anni attraverso numerose iniziative di valenza nazionale e locale con la guida alla presidenza nazionale di Adolfo Guzzini.

In questo periodo In/Arch ha continuato la sua azione per la promozione dell’architettura proseguendo un percorso iniziato nel 1959 da Bruno Zevi, che ebbe l’intuizione di costituire un luogo di dialogo tra mondo della progettazione, mondo imprenditoriale e mondo della committenza.

Curato da Beatrice Fumarola, Massimo Locci e Francesco Orofino, il libro è occasione di riflessione sui temi contemporanei attraverso la rilettura delle esperienze vissute dall’Istituto, che senza sosta ha promosso la qualità dell’architettura, delle trasformazioni della città e del paesaggio. L’impegno di In/Arch si è declinato in differenti attività: la complessa vicenda della legge per l’architettura, la presenza alle diverse edizioni della Biennale di Architettura di Venezia, l’organizzazione dei premi In/Arch-Ance , i congressi e i seminari di studio, la formazione, nonché l’attività delle sezioni territoriali, che, come ricorda Andrea Margaritelli, nuovo presidente nazionale dal 2018, ”costituiscono l’ossatura portante di un’organizzazione vasta e articolata che ha capacità di svolgere attività in luoghi diversi per interpretare al meglio le diverse specificità del nostro territorio”.

Come si legge nell’intervento della sezione a cura di Renzo Bassani e Sonia Calzoni, narrare la storia di In/Arch Lombardia significa ripercorrere le vicende regionali e di Milano. Riconoscere innanzitutto che la realtà associativa non solo ha sempre avuto, come necessario, uno sguardo attento al contesto socio- economico e urbanistico, ma anche che molte scelte e interessi si sono sviluppati proprio a partire dal particolare clima cittadino, dalle influenze e dai rimandi. All’interno del dibattito cittadino In/Arch ha svolto un ruolo rilevante nelle grandi trasformazioni in atto, per gli esiti e per la comprensione dei processi urbanistici.

Oggi In/Arch Lombardia affronta una realtà complessa e mutevole, ricca di tutti quegli stimoli che il contesto milanese offre in campo culturale, imprenditoriale e politico. Le linee intraprese a Milano e in Lombardia contribuiscono a delineare assi portanti, a livello europeo e nazionale, di cui tener conto. Questa condizione, tuttavia, è sottoposta a una crisi economica generale e di settore, oltre che alle grandi sfide ambientali e sociali che impongono al nostro Istituto uno specifico ruolo all’interno della comunità.

Nell’intervista conclusiva al libro, Margaritelli delinea le prospettive di impegno futuro nel rapporto tra “spirito di integrazione, unito a quello di innovazione e modernità da un lato e sostenibilità dall’altro”, e ancora, rispetto ai modelli di sviluppo del territorio italiano, sottolinea “la questione riguardante il futuro delle nostre città, in rapporto ai modelli insediativi a marcata concentrazione, tracciati dalle megalopoli internazionali”. Per tutto ciò la struttura organizzativa di In/Arch è attenta a raccogliere nuove sfide: “Una squadra robusta e di grande qualità che si riconosce negli stessi valori e animata da un forte senso di appartenenza”, chiosa Margaritelli.