ATIBT ha scelto il suo nuovo presidente: è il costaricano Olman Serrano


Olman Serrano è stato eletto nuovo presidente della ATIBT (International Tropical Timber Technical Association). In questo ruolo Serrano succede a Robert Hunink, che ha ricoperto due mandati e che i membri dell’ATIBT hanno vivamente ringraziato durante l’ultima assemblea generale svoltasi a Shanghai. Essendo stato membro del Consiglio di Amministrazione per 15 anni e presidente ad interim tra il 2014 e il 2015, Serrano può vantare una conoscenza approfondita del funzionamento della ATIBT e delle sue missioni.

Sono convinto della complementarietà tra la conservazione delle foreste tropicali e l’uso delle risorse forestali in conformità con gli obiettivi di sviluppo sostenibile definiti dalle Nazioni Unite – le sue prime dichiarazioni –. Mi rammarico che le attività forestali siano spesso percepite come causa della deforestazione e del degrado forestale, senza differenziare tra le pratiche di gestione sostenibili e quelle che invece non lo sono. Dedicherò i miei sforzi per difendere quella parte dell’industria delle foreste tropicali che agisce in modo responsabile. Si tratta di un settore che richiede un maggiore riconoscimento perché gioca un ruolo chiave nella protezione delle risorse naturali, nel miglioramento delle condizioni di vita e nello sviluppo sostenibile dei paesi in cui è presente“, ha concluso.

Serrano è nato in Costa Rica e durante l’adolescenza ha lavorato in un’azienda familiare che produceva mobili in legno tropicale. All’età di 19 anni si è trasferito in Germania per intraprendere gli studi universitari in Scienze del Legno. La sua carriera professionale è iniziata nel 1982 nel settore privato: ha lavorato in Africa, America Latina e in Asia, sempre in posizioni legate alla lavorazione e alla commercializzazione di prodotti in legno tropicale.

Alla guida della ATIBT avrà a disposizione una rete globale e consolidata di interlocutori impegnati nella sostenibilità e nel commercio equo e solidale dei prodotti in legno tropicale.

La sua carriera, durata quasi quarant’anni, include collaborazioni con il settore privato e con la FAO, l’organizzazione delle Nazioni Unite responsabile per le foreste e le risorse naturali. Durante i suoi 25 anni di esperienza in questa organizzazione, ha favorito i rapporti con l’industria dei prodotti forestali tropicali. È stato anche Segretario del Comitato consultivo della FAO per la carta e i prodotti del legno (ora Comitato consultivo per la silvicoltura sostenibile).