Torna l’Arch Week: Milano capitale dell’architettura per 5 giorni


E’ stata annunciata ieri nella Sala Alessi di Palazzo Marino alla presenza del sindaco di Milano, Giuseppe Sala, del rettore del Politecnico di Milano, Ferruccio Resta, del presidente della Triennale di Milano, Stefano Boeri e del segretario generale della Fondazione Giangiacomo Feltrinelli, Massimiliano Tarantino, la seconda edizione della Milano Arch Week, che, dopo il successo dello scorso anno, tornerà nel capoluogo lombardo da mercoledì 23 a domenica 27 maggio con eventi dedicati all’architettura e al futuro delle città.

Per cinque giorni Milano si confermerà capitale mondiale dell’architettura, coinvolgendo il pubblico in un fitto palinsesto di eventi aperti a tutti: workshop, installazioni, mostre, performance, lecture con alcuni tra i più prestigiosi vincitori del premio Pritzker, tra cui Jacques Herzog, Toyo Ito, Kazujo Sejima, Wang Shu, a cui si aggiungono nomi di assoluta importanza nel panorama internazionale come Bjarke Ingels, David Adjaye, Sou Fujimoto, Alberto Campo Baeza, Jeanne Gang, Patrick Blanc, Carrilho Da Graça, Ecosistema Urbano, Iñaqui Carnicero, The Decorators, Ensamble Studio.

L’edizione 2018 della manifestazione si intitolerà “Urbania“, uno sguardo sul futuro delle città, proponendosi come un articolato momento di riflessione dedicato all’architettura e alla complessità urbana contemporanea. Una riflessione che avrà luogo in tre delle istituzioni più rappresentative per la formazione del pensiero e del dibattito sulla città: il Politecnico di Milano, la Triennale di Milano e la Fondazione Giangiacomo Feltrinelli.

Il Politecnico e la Triennale affronteranno i temi del futuro delle città da un punto di vista progettuale e architettonico, ospitando le lecture dei grandi esperti internazionali, mentre Fondazione Giangiacomo Feltrinelli ne esplorerà le implicazioni sugli spazi di cittadinanza attraverso il palinsesto di “About a City.Places, ideas and rights for 2030 citizens“. Un ricco programma di talk, dibattiti, spettacoli e proiezioni che prenderà il via giovedì 24 maggio con una lettura pubblica di Jacques Herzog. Dal confronto tra Milano e altre città internazionali, il programma – con la curatela scientifica di Stefano Boeri, Mauro Magatti e Salvatore Settis – si articolerà attorno a tre sfide principali: la crescente diversità e le questioni di convivenza, i diritti delle minoranze, l’accesso ai servizi; l’avanzamento del digitale, l’infrastruttura tecnologica e la dimensione immateriale del futuro urbano; l’imperativo della sostenibilità e di approcci resilienti egreen-based per una progettazione urbana in alleanza con la natura. Amministratori, policy maker, scienziati, filosofi, architetti, scrittori, urbanisti e studiosi di fama internazionale, quali Cino Zucchi e Alberto Rollo, si confronteranno per indagare il nesso tra sviluppo sostenibile e inclusivo, trasformazione urbana e cittadinanza. Sabato 26 e domenica 27 maggio, dalla panoramica Sala di Lettura al quinto piano, sarà possibile partecipare a “Veduta“, performance artistica dedicata alla città e alla visione prospettica del paesaggio urbano dimk, una delle compagnie più interessanti della coreografia internazionale, in collaborazione con Triennale Teatro dell’Arte.

Il programma di Milano Arch Week sarà ulteriormente arricchito dalla collaborazione con alcune delle istituzioni più rilevanti del panorama architettonico e culturale italiano e internazionale: dall’Ordine degli Architetti di Milano alla Fondazione Prada, da Artlab – la piattaforma promossa dalla Fondazione Fitzcarraldo –, fino allo Strelka KB di Mosca.

In particolare l’Ordine degli Architetti di Milano, da sempre impegnato nella valorizzazione della cultura architettonica e del patrimonio progettuale della città, patrocinerà Arch Week impegnandosi in attività fra cui gli itinerari di architettura dedicati alle realizzazioni milanesi di alcuni grandi maestri, da Giò Ponti a Marco Zanuso fino ad Aldo Rossi, e agli edifici costruiti dalle cooperative d’abitazione, una mostra sul Premio Europeo di Architettura Baffa Rivolta, per citarne alcune.

Milano Arch Week sarà anche un’occasione per la diffusione sul territorio di politiche innovative sulla città e l’attivazione delle principali istituzioni culturali cittadine, poste a confronto con i contributi dei maestri internazionali dell’architettura e dei giovani progettisti emergenti. Un’attenzione particolare verrà riservata alla questione della forestazione urbana, vista come strumento nodale per contrastare il grande fenomeno del cambiamento climatico.

L’iniziativa vuole poi essere una piattaforma di incontro tra cittadini, professionisti, amministrazioni e aziende, capace di dare vita a un dialogo aperto e articolato sulle trasformazioni urbane, la sostenibilità, la mobilità, l’innovazione tecnologica e sociale. Durante i cinque giorni di evento si svilupperanno così numerose riflessioni attorno alla questione degli spazi pubblici e delle nuove istituzioni culturali: come nascono, come si sviluppano, che rapporto hanno con la cittadinanza, come possono ridefinire il rapporto tra centro e periferie.

Il futuro delle aree metropolitane verrà analizzato attraverso importanti momenti di confronto fra progettisti e istituzioni nazionali e internazionali.