Ambrogino d’Oro all’ideatrice del SaloneSatellite


Con Marva Griffin Wilshire, ideatrice e curatrice del SaloneSatellite, è stata premiata la Milano che crede nel valore dei giovani, del design e della cultura.

Lo scorso 7 dicembre – giorno di Sant’Ambrogio, patrono del capoluogo lombardo –, presso il Teatro Dal Verme, si è svolta la tradizionale cerimonia dell’assegnazione dell’Ambrogino d’Oro, il più importante riconoscimento del Comune di Milano che valorizza le risorse umane e professionali della città premiando le sue istituzioni e i suoi cittadini benemeriti.

Tra i 37 riconoscimenti consegnati dal sindaco Giuseppe Sala, a ricevere una tra le 15 Medaglie d’Oro è stata Marva Griffin Wilshire, venezuelana di nascita ma milanese d’adozione, che ha dato e continua a dare innumerevoli contributi alla vita culturale della città. Da vent’anni è infatti l’ideatrice e la curatrice del SaloneSatellite, la prima manifestazione nata per promuovere e aiutare i designer under 35 agli inizi della loro carriera. Grazie alla sua passione, dedizione e alla visione internazionale, Marva Griffin Wilshire è riuscita a rendere Milano palcoscenico della creatività più sorprendente, fucina e palestra di talenti nonché punto di riferimento per chi desidera muovere i primi passi nel mondo del design.

La Medaglia d’Oro le è stata conferita con la seguente motivazione: “Da vent’anni è la mente, l’anima e il cuore del SaloneSatellite, l’appuntamento interno al Salone del Mobile.Milano che, edizione dopo edizione, si è affermato quale trampolino di lancio per tanti giovani creativi e designer. La sua caparbietà e la sua profonda lungimiranza hanno permesso in questi anni a oltre 10.000 ragazzi e circa 300 scuole di design di tutto il mondo di avere, ogni aprile, un palcoscenico autorevole su cui esporre le proprie idee, oltre a favorire il confronto con la critica, la produzione e il mercato del mondo del design. Una donna e una professionista dalla visione internazionale e cosmopolita, ma dall’animo profondamente meneghino, che nel suo lungo lavoro di ricerca e selezione di giovani talenti ha sempre coniugato l’attenzione all’utilizzo delle più moderne tecnologie con la grande tradizione manifatturiera, contribuendo, in maniera determinante, a fare di Milano la capitale del design internazionale”.