Pubblicato lo standard FSC per la gestione responsabile delle foreste italiane


Il documento è stato definitivamente approvato e pubblicato lo scorso 21 novembre 2017 ed entrerà in vigore a partire dal 21 febbraio 2018.

Lo standard è frutto di un lungo processo, iniziato nel 2015, che ha coinvolto numerosi portatori d’interesse attraverso due consultazioni pubbliche e una serie di incontri di sensibilizzazione locali: sono stati raccolti più di 350 commenti rappresentativi degli interessi ambientali, sociali ed economici legati alla gestione forestale del nostro paese. A capo di questo percorso il Gruppo di Lavoro Nazionale che, formato da 9 soci rappresentati delle tre camere decisionali di FSC Italia, ha contribuito allo sviluppo di questo documento normativo con il supporto operativo del team tecnico, costituito da esperti del settore forestale.

Da oggi le foreste italiane hanno finalmente uno standard di riferimento concepito su base internazionale eppure vicino a quelle che sono le esigenze e le richieste dei gestori forestali del nostro paese – ha commentato il direttore di FSC Italia, Diego Florian, sottolineando l’importanza di aver lavorato su una base condivisa, a partire dai 10 principi e criteri FSC. Gli Indicatori Generici Internazionali sono un punto di partenza fondamentale per garantire il rispetto di requisiti minimi di gestione responsabile a livello internazionale, assicurando al contempo la conformità delle pratiche con le caratteristiche dell’economia forestale nazionale”.

Punto essenziale dello nuovo standard è rappresentato dalla pianificazione delle attività di gestione che, supportate da adeguate attività di monitoraggio, contribuisce a definire i parametri per una gestione forestale di tipo adattativo, in grado cioè di essere modificata sulla base dei cambiamenti e delle diverse esigenze legate alla gestione del territorio. La pianificazione deve includere tutti gli aspetti legati al rischio di impatti negativi sui valori ambientali presenti nella superficie gestita, come aria, acqua, suolo, biodiversità; è per questo motivo che il gestore deve garantire una valutazione delle attività prima che queste siano effettuate, attuando dove possibile appropriate misure di prevenzione e mitigazione degli impatti negativi derivanti dalle utilizzazioni forestali.

Secondo Ilaria Dalla Vecchia, coordinatrice del Gruppo di Lavoro Nazionale, lo standard nazionale è uno strumento molto importante: “Se da una parte mira a valorizzare un approccio multi-funzionale legato alla gestione del bosco, dall’altra vuole premiare la componente economica della risorsa forestale, intesa non solo come approvvigionamento di legname da opera o da ardere ma anche come valorizzazione dei servizi ecosistemici che caratterizzano il nostro patrimonio nazionale e sono fondamentali per il mantenimento del territorio”.

Stiamo già lavorando ad un documento-guida operativo in grado di aiutare il gestore forestale e rendere più familiari con alcuni concetti, come ad esempio quello relativo agli Alti Valori di Conservazione, che comprendono quei valori socio-ambientali unici che caratterizzano la superficie in gestione – ha aggiunto Florian. Questo nell’ottica di rendere sempre più accessibile la certificazione e aiutare i piccoli proprietari, facilitare la comprensione del quadro normativo e garantire la sostenibilità economica nel lungo periodo”.

Lo standard può essere scaricato in inglese qui; a breve sarà disponibile anche la traduzione in lingua italiana. Per maggiori informazioni, è possibile Ilaria Dalla Vecchia, coordinatrice del Gruppo di Lavoro, all’indirizzo i.dallavecchia@it.fsc.org.