Costruzioni: Italia fanalino di coda d’Europa


Il monitor della filiera di Federbeton di inizio luglio evidenzia un -11% per quanto riguarda l’indice di produzione delle costruzioni rispetto allo stesso mese del 2016, portando il cumulativo annuale a -1,5%. A fronte quindi di un aumento generale del PIL, le costruzioni continuano a soffrire una crisi che tende a non fermare il suo corso.

Segnali positivi arrivano dal mercato del cemento, che registra un aumento del 6,1% (il secondo dato positivo consecutivo, dopo il +11,6% di marzo) e riduce il gap anno su anno al -4,1%.

Resi pubblici anche i dati sui permessi per costruire del 2° trimestre 2016, in crescita del 9,1% sullo stesso trimestre dell’anno precedente per la parte residenziale, ma in flessione del 7,5% per la parte non residenziale.

Sul fronte delle consegne nazionali del cemento, il mese di maggio 2017 fa registrare un + 5,2% rispetto allo stesso mese del 2016. Il dato cumulativo annuale risulta in lieve risalita: +0,4%.

I dati sulla produzione del calcestruzzo preconfezionato, della calce e gesso, e delle malte si riferiscono invece al mese di aprile: il primo presenta un cumulativo annuale negativo dello 0,7% (ma ad aprile era negativo anche il dato sul cemento: -1%) e così anche il secondo (-2,1%), mentre il terzo settore segna un +0,7%. Anche i prefabbricati sono in calo: -13,5% come dato cumulativo annuale ad aprile.

Tutto questo mentre in Europa le costruzioni continuano a crescere del 2,4%, con Francia e Germania a sfiorare il +4%.