Le statistiche Fep: tutti i numeri del parquet in Europa


Si è tenuta a Bordeaux, in Francia (il Paese dove è stato ‘inventato’ il parquet), il 5 giugno 2015, la 59ma Assemblea Generale Fep, la Federazione Europea dei produttori di Parquet, che negli anni ha saputo guadagnarsi il rispetto e il giusto riconoscimento a Bruxelles, ponendosi come un interlocutore competente, serio e autorevole e portando avanti istanze comuni e interrogandosi sulle migliori strategie da mettere in atto per aumentare le quote di mercato del nostro bellissimo prodotto.

La riunione rappresenta l’occasione annuale in cui gotha del parquet (produttori, associazioni nazionali e suppliers, ovvero fornitori di prodotti per la posa e la manutenzione) si riunisce per fare il punto sul mercato e i suoi sviluppi.

A fare gli onori di casa, come ogni anno, il presidente dell’associazione europea Lars Gunnar Andersen e il segretario generale Endre Varga; l’Italia era rappresentata da Carlo Comani di Gazzotti (membro del board Fep, accompagnato dall’AD dell’azienda Giuseppe Salvio) e da Angelo Giangiulio e Francesco Doria di Mapei.

 

Il calo c’è, ma tutti gli indicatori sono positivi

Diciamo subito che anche il 2014 è stato caratterizzato da un ribasso nella produzione e nei consumi europei di pavimenti di legno (vedi tabella), ma ciò che ha caratterizzato, ancora una volta il mondo della produzione è stato un atteggiamento proattivo e propositivo: “Gli ultimi anni non sono stati gratificanti – ha sottolineato il presidente Andersen -, ma non ci siamo mai fatti scoraggiare e abbiamo cercato di inventarci sempre qualcosa di nuovo, progetti, iniziative.

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Produzione europea per tipo
Produzione europea per tipo

Il calo c’è stato dunque, ma tutti gli indicatori sono positivi: “Il mercato pare esserci stabilizzato – ci ha detto Andersen – ciò che dobbiamo fare in questo momento è lavorare sul consumatore. Bisogna raccontare una nuova storia – ha proseguito – stimolare l’immaginario delle persone e far passare il messaggio, reale, che l’acquisto di un pavimento di legno non è un semplice acquisto, ma un investimento“.

Un messaggio semplice ma efficace, che ci piace condividere.

Tornando ai dati, la Polonia rimane il più importante produttore di pavimenti di legno in Europa, seguito da Svezia e da Germania; quanto ai consumi, il paese con il maggior consumo interno è la Germania, seguito dalla Francia.

Aumenta leggermente (+2%, vedi tabella in alto) in Europa la produzione di parquet massiccio, a discapito dello stratificato.

IL MERCATO ITALIANO

(scarica il ‘dossier Italia’ completo)

Quanto all’Italia, i numeri parlano chiaro: lo scorso anno il nostro Paese ha sofferto ancora: pressoché stabile la produzione, i consumi diminuiscono del 20%, un calo importante, che porta a 6 milioni di metri quadrati (6.375.000) il totale dei metri quadrati posati nel nostro paese.

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Le stime per il 2015 sono un po’ più rosee (si parla di un calo lievissimo). L’obiettivo rimane quello di cercare di far crescere la torta (prima di tagliarla), magari cercando di rosicchiare quote di mercato ad altre pavimentazioni come la ceramica, che in questo momento (a dire il vero da qualche anno) sta sfruttando il successo del parquet.

E poi, come ci ha detto Carlo Comani (nella foto in alto) “Bisogna ‘formare il consumatore’ – e insieme a lui tutti i decision maker – sul legno, sull’autenticità del prodotto parquet, sulla sua unicità, salubrità e bellezza”.

Federica Fiorellini

Le statistiche complete verranno pubblicate sul numero 10 (luglio 2015) del nostro magazine.

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