EUDR: FederlegnoArredo sottoscrive richiesta federazioni europee su “stop the clock”


FederlegnoArredo sostiene l’appello delle principali federazioni europee del legno-arredo per introdurre uno “stop the clock” sull’EUDR, chiedendo una revisione del regolamento che ne semplifichi gli obblighi e ne garantisca l’applicabilità, soprattutto per le PMI. Feltrin: “Governo si faccia portavoce istanze filiera. La nostra competitività è a rischio”

FederlegnoArredo esprime pieno sostegno alla posizione espressa dalle principali Federazioni europee della filiera del legno-arredo nell’open statement, in merito alle recenti modifiche proposte dalla Commissione europea al Regolamento UE sulla deforestazione (EUDR).

Condivide pertanto la richiesta di introdurre un meccanismo di “sospensione” (“stop the clock”) che “consenta di rivedere in modo approfondito il Regolamento, semplificandone gli obblighi e rendendoli realmente attuabili per tutte le imprese, in particolare per le piccole e medie, salvaguardando al contempo l’obiettivo da noi condiviso di contrasto alla deforestazione“.

Lo dichiara in una nota FederlegnoArredo, che sottolinea altresì come “ulteriori modifiche o riaperture del dossier potrebbero comportare il rischio di un ritorno alla versione originaria del Regolamento, caratterizzata da disposizioni ancora più restrittive e difficilmente applicabili, con effetti potenzialmente molto negativi sull’intera filiera del legno-arredo europea”.

L’efficacia di qualsiasi quadro legislativo europeo – commenta Claudio Feltrin, presidente di FederlegnoArredo – dipende dalla sua praticabilità, chiarezza giuridica e coerenza. Le modifiche proposte, e le tempistiche di attuazione estremamente ristrette, rischiano di compromettere la concreta applicabilità del Regolamento e di porre le nostre imprese in una posizione insostenibile di incertezza. Chiediamo pertanto al Governo italiano di continuare a farsi interprete di queste istanze presso le istituzioni europee, affinché venga garantito un quadro normativo chiaro, coerente e sostenibile per l’intera filiera del legno-arredo, tutelando al contempo competitività, investimenti e occupazione. La tutela dell’ambiente e la competitività industriale devono procedere insieme: solo così sarà possibile garantire una transizione davvero sostenibile.”