“La dolce attesa”, l’installazione di Paolo Sorrentino al Salone 2025


Il Programma Culturale del Salone del Mobile.Milano 2025 annovera ospiti di primissimo piano. Dall’8 al 13 aprile, Paolo Sorrentino presenta un’installazione dedicata a un sentimento universale: l’attesa

Paolo Sorrentino. La dolce attesa, Sketch Salone del Mobile.Milano 2025 – Margherita Palli

“La dolce attesa” è il titolo del progetto-installazione del regista premio Oscar Paolo Sorrentino, che prenderà vita all’interno dei padiglioni 22-24 attraverso uno spazio atemporale, un ponte invisibile tra presente e futuro, in cui il desiderio si intreccia con il timore di incontrare il destino.

Come afferma il regista: “l’attesa è angoscia. La dolce attesa è un viaggio. Che stordisce e ipnotizza”. Una terra di mezzo dove tutto è ancora possibile, dove tutto può – o potrebbe – essere più dolce. L’opera si annuncia come una metafora dell’esistenza; offrirà ai l’opportunità di fermarsi ad ascoltare il proprio respiro per ritrovare la bellezza nel tempo che scorre lento, insegnandoci il valore della pazienza. Una metafora del vivere, in cui tutto è sospeso ma, ancora paradossalmente, tutto accade.

Non solo uno spazio, ma un racconto fatto di immagini

Aprire le porte del Salone del Mobile a Paolo Sorrentino è un’emozione profonda – commenta Maria Porro, Presidente del Salone del Mobile.Milano -. Con La dolce attesa, ci invita a vivere un’esperienza che ci riguarda tutti da vicino. Sorrentino è il regista delle sospensioni emotive, è il narratore di vite ordinarie rese straordinarie dal suo sguardo unico, capace di esplorare l’umano con profondità e leggerezza, insieme. Questa installazione non è solo uno spazio, ma un racconto fatto di immagini, suoni e respiri, che ci ricorda che l’attesa è un sentimento universale. Lo è nel contesto che ha scelto Sorrentino – una sala d’attesa d’ospedale; così come in qualsiasi altro contesto dove l’attendere è la misura con cui ci rapportiamo al mondo, nelle nostre case, al lavoro, in un aeroporto, ovunque ci porti il destino”.

Per La dolce attesa, Paolo Sorrentino ha scelto di affidarsi al contributo di Margherita Palli, scenografa con quarant’anni di carriera, iniziata con la lunga collaborazione con il regista Luca Ronconi per il quale ha realizzato le scenografie di più di sessanta spettacoli in Italia e nel mondo, dalla Biennale di Venezia al Piccolo Teatro di Milano, dalla Scala al Teatro di Roma. Insignita di moltissimi premi, tra cui sei volte il Premio UBU, oltre che per Ronconi, Margherita Palli ha progettato scenografie per i registi Liliana Cavani, Mario Martone, Alexander Sokurov e per i coreografi Yang Jiang e Daniel Ezralow.