Un’opera itinerante, visibile dal 20 aprile sul Canal Grande di Venezia in occasione della 59esima Biennale d’Arte. La nuova installazione “Galla” dell’artista Aaron Nachtailer è una foresta galleggiante di 20 metri quadrati, invito al visitatore a trovare un equilibrio con sé stesso e con la Natura
Un’opera, inaugurata ufficialmente il 20 aprile, alla quale ha contribuito in maniera determinante anche Ravaioli Legnami che, proprio nella fase di realizzazione, ha fornito i materiali di recupero con i quali è stata composta l’intera struttura in legno. Un’esperienza nuova, curiosa e allo stesso tempo formativa e interessante, che ha coinvolto lo staff di Ravaioli, al lavoro fianco a fianco con Nachtailer, 36enne originario della Patagonia Argentina, ma da qualche tempo fortemente legato all’Italia, dove risiede e dove ha già presentato diverse mostre e trovando anche ispirazione alcune tra le sue sculture e installazioni di impatto “verde-culturale”. Tre le sue esposizioni a Ravenna “The Raw & the Cooked” a Palazzo Baronio per Maison Random nel 2019, l’installazione “Mi Inferno / Tu Paradiso – Miraggio” del 2021 davanti ai monumenti Unesco, grazie alle Arcidiocesi di Ravenna e Cervia e la Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna.
“Lavorare a contatto con Aaron – racconta Angelo Bagnari, titolare ed export manager di Ravaioli – è stato meraviglioso. Solo la sensibilità e l’immaginazione di un artista del suo calibro può ridare vita a materiali di recupero. Non avrei mai immaginato che il risultato fosse così stupefacente e mi potesse regalare tante emozioni. Spero che Galla, con la sua pura fragilità, riesca a trasmettere più serenità a un mondo tanto prepotente”.
“Galla” è realmente una foresta galleggiante che, davanti agli imponenti palazzi veneziani, appare fragile arrivando a rappresentare lo stato di vulnerabilità di tutte le foreste del mondo. Allo stesso tempo la foresta è la metafora di Venezia stessa, fragile, dal futuro incerto, di fronte al cambiamento climatico e all’innalzamento delle acque.
L’installazione mira a contribuire a creare consapevolezza di protezione della biodiversità e delle foreste, è un’opera sostenibile e responsabile in tutte le sue fasi di realizzazione. Nella storia l’uomo ha trasformato il suo rapporto con la Natura. Prima la temeva e rispettava, era raccoglitore e cacciatore. Poi la rispettava e addomesticava, attraverso l’agricoltura e l’arte del giardino. Fino a sfruttarla e distruggerla.
Aaron Nachtailer porta la foresta in città. Sull’acqua crea un ribaltamento delle percezioni. Ne evidenzia l’unicità e ha il potere di fungere da intersezione tra passato, presente e futuro.
Il progetto, che nasce come un’installazione artistica, è stato sviluppato in una versione in Realtà Aumentata (presentata il 27 aprile nel metaverso Decentraland) e culminerà con una Start-up per comprendere le possibili implicazioni delle foreste galleggianti.