Parquet multidimensionali firmati Listone Giordano


Dal classico all’inciso al laser, dal residenziale al contract, Listone Giordano (www.listonegiordano.com) riveste pareti e pavimenti con l’eleganza delle sue collezioni.

Listone Giordano, brand di riferimento nel settore del parquet di design d’alta gamma, è stato tra i primi marchi a introdurre il parquet a parete sviluppandosi in verticale e rivoluzionando completamente l’estetica di un ambiente. L’idea era rendere ancora più confortevole e intimo lo spazio esaltando quella componente “personale” che contraddistingue il legno, materia viva e mutevole per eccellenza.

Ma la casa umbra non si è limitata a ricoprire pareti e pavimenti, ha voluto vestirli con eleganza, utilizzando le creazioni ideate dai migliori designer del mondo.

In Messico, ad esempio, ha decorato la dimora del celebre architetto Rafael Rivera con la collezione Atelier Heritage nella geometrica posa chevron. Su pareti e soffitti viene disposto in modo magnificamente casuale con assi dritte e sfalsate tra loro. Ispirato allo stile austro-ungarico di pavimentazione lignee dei palazzi asburgici, il rovere francese utilizzato in questa collezione conferisce agli ambienti calore e stile in un alternarsi di pose classiche e contemporanee.

Complementare, ma radicalmente opposta, la collezione Lineadeko firmata da Aldo Cibic che sfruttando l’innovativa tecnica di incisione al laser realizzata in collaborazione con Inkiostro Bianco, produce un raffinato impatto grafico e decorativo ricco di elementi scenografici che traggono la loro ispirazione dalla natura, dalla geometria e dal mondo delle arti grafiche e visive. Eleganti sfaccettature e texture incidono pareti uniche, anche di grandi dimensioni, e il marcato effetto tattile dona una nuova identità alla materia. Queste superfici regalano sensazioni materiche straordinarie, vellutate e morbide al tatto ideali per diversi ambienti dell’abitare così come progetti più complessi dedicati al benessere o all’hospitality.

Un altro esempio è l’iconica collezione Biscuit di Patricia Urquiola, come dimostra il progetto del ristorante Igniv, in Svizzera, dove questo originale parquet riveste in modo unico le pareti sfruttando le sue particolari forme. Si tratta infatti, di una rivisitazione del parquet tradizionale, in cui la smussatura e curvatura delle doghe e la leggera bombatura della superficie creano un nuovo linguaggio. Il taglio morbido delle tavole permette di giocare con nuovi disegni e assemblaggi che, pur affini a motivi classici degli antichi pavimenti in legno, danno vita a moderni e originali schemi a lisca di pesce, in diagonale o a tutta lunghezza.

Sulla stessa lunghezza d’onda, la recente collezione Perigal ideata da Paola Lenti. Perigal è caratterizzato da forme geometriche inusuali e accarezzato da pennellate di colore sorprendenti, che lasciano visibili le naturali venature del materiale. I moduli geometrici, sviluppati per interpretare la dimensione orizzontale del pavimento, possono ora essere anche montati a parete, per diventare una singolare boiserie.

Da non dimenticare, la collezioni Undici, Medoc di Michele De Lucchi, Godron di Giancarlo Bosio (Studio Giorgetti) e Slide di Daniele Lago, tutti esempi di come la tendenza in verticale sia in costante crescita con Listone Giordano quale assoluto protagonista.

I designer

Michele De Lucchi – Medoc

Laureato in architettura a Firenze, è stato tra i protagonisti di movimenti quali Cavart, Alchymia e Memphis negli anni dell’architettura radicale e sperimentale. Nel 1987, dopo anni di studi, firma Tolomeo per Artemide, la lampada da tavolo con la quale vince il primo Compasso d’Oro e che diventa in breve tempo l’archetipo della lampada a bracci regolabili. Dal 1988 al 2002 De Lucchi è responsabile dell’ufficio Design di Olivetti, per cui progetta laptop, monitor, stampanti, fax e computer. Riceve il secondo Compasso d’Oro nel 2001 proprio grazie ad design della stampante Artjet 10 di Olivetti. Ha sviluppato nella sua lunga carriera progetti sperimentali per Compaq Computers, Philips, Siemens e Vitra. È progettista di edifici e allestimenti espositivi per musei come la Triennale di Milano, il Palazzo delle Esposizioni a Roma, il Neues Museum di Berlino, la Fondazione Cini a Venezia e Gallerie d’Italia in Piazza della Scala a Milano. Nel 1990 dà vita a Produzione Privata, nel cui ambito De Lucchi disegna prodotti senza committenza impiegando tecniche e mestieri artigianali. Una selezione dei suoi “oggetti” è presente nei più importanti musei d’Europa, degli Stati Uniti e del Giappone.

Paola Lenti – Perigal

Dal 1994 Paola Lenti segue un coerente e dinamico disegno imprenditoriale orientato alla sperimentazione e alla ricerca; questo percorso l’ha portata a diventare negli anni uno dei punti di riferimento nel settore del design internazionale. Nel mondo Paola Lenti si scoprono nuovi paesaggi domestici, equilibrati ed essenziali, basati su opposti che si attraggono con semplicità e misura: il passato e il presente, l’esterno e l’interno, la tradizione e la tecnologia. Paesaggi dove convivono serenamente strutture in metallo e legno studiate per resistere nel tempo; sedute moderne e confortevoli per l’interno e soluzioni inedite per l’esterno; eleganti superfici floreali lavorate a mano all’uncinetto e raffinati tappeti prodotti con filati hi-tech. Progetti unici per aspetto e prestazioni, dove fondamentale è la scelta dei materiali e la semplicità della forma. Progetti destinati a rimanere nel tempo, sia per le qualità funzionali, sia per il carattere delle scelte cromatiche ed estetiche.

Marc Sadler – Fabrique

Designer francese nato in Austria, Marc Sadler ha vissuto ed esercitato la professione in Francia, Stati Uniti, Asia e Italia. Uno dei primi laureati in Esthétique Industrielle all’ENSAD di Parigi con una tesi sulle materie plastiche, è stato pioniere della sperimentazione dei materiali e della contaminazione fra le tecnologie, divenute aspetti distintivi della sua attività. All’inizio degli anni ’70 mette a punto il primo scarpone da sci in materiale termoplastico interamente riciclabile, poi industrializzato dall’italiana Caber, oggi grazie al suo eclettismo è consulente nei più svariati settori dell’industria. Quattro volte vincitore del Compasso d’Oro (1994, 2001, 2008 e 2014), 2 Menzioni d’Onore (1998 e 2018) e 2 Selezioni (1994 e 2008) dell’ADI – Associazione Design Industriale, il suo lavoro è stato premiato molte altre volte a livello internazionale nel corso degli anni.

Patricia Urquiola – Biscuit

Patricia Urquiola vive e lavora a Milano, dove si forma professionalmente con i padri della scuola milanese, tra cui Munari, Bettinelli e Achille Castiglioni. Nel 1991 inizia a lavorare per l’ufficio Sviluppo del prodotto di Maddalena De Padova, qui incontra Vico Magistretti, con cui più tardi collaborerà. Nel 1998 inizia a lavorare con Moroso. Nel 2001 apre a Milano un proprio studio di progettazione dove si occupa di design, allestimenti e architettura. Come designer collabora con decine di marchi, e alcuni dei suoi prodotti sono esposti nelle collezioni permanenti del MoMA di New York e di altri musei. È stata premiata “Designer of the Year” dai magazine Wallpaper ed Elle Decor, e “Designer of the Decennium 2000-2010” dalle riviste tedesche Home e Häuser. Ha ricevuto, inoltre, il Red Dot Award e il Chicago Athenaeum Good Design Awards.