HostMilano chiude l’edizione 2019 con oltre 200 mila visitatori


Anche quest’anno il mondo ha fatto tappa a HostMilano (http://host.fieramilano.it). Un’edizione unica, la 41°, che ha accolto operatori professionali un po’ da ogni angolo del globo, confermandosi la manifestazione leader mondiale dell’hospitality e chiudendo con oltre 200.000 presenze: l’8% in più sul 2017. L’internazionalità del parterre è stabilita dal fatto che quattro visitatori su dieci sono arrivati dall’estero, da ben 171 paesi. Non solo dunque dal Vecchio Contenente, che giocoforza l’ha fatto da padrone con visitatori da Spagna, Germania, Francia, Regno Unito e Svizzera. Si è visto altresì un nutrito gruppo di delegazioni da USA, Cina, Medio ed Estremo Oriente. Mentre il viaggio più lungo verso Milano l’ha fatto chi è arrivato dalle Isole Fiji. Il motivo è presto detto: ad attendere i visitatori professionali c’erano 2.249 espositori, in crescita del 3,8% rispetto al 2017, di cui 1.360 italiani e 889 esteri da 55 diverse nazioni. Realtà top, ma anche piccole imprese innovative e startup piene di idee.

Tutti sono giunti con uno scopo ben preciso: fare business. E non sono rimasti certamente delusi, perché è stata notevole la crescita degli incontri con gli operatori e gli hosted buyer, grazie alla collaborazione degli Ita-Ice e, in particolare, da quelli negli Stati Uniti, Canada, Russia ed Emirati Arabi Uniti. E alto è stato il livello di soddisfazione per le proposte incontrate.

Ma HostMilano 2019 si è rivelata un’opportunità unica anche per lo scambio di competenze ed esperienze, in virtù di un palinsesto mai così ricco: oltre 800 eventi trasversali a più ambiti, dal caffè alla pasticceria, dalla ristorazione al pane. Hanno fatto la differenza anche le partnership con le associazioni di settore, che hanno coinvolti professionisti, consulenti ed esperti internazionali per toccare temi di punta come la sostenibilità e le tecnologie 4.0, l’intelligenza artificiale e l’Internet delle cose.