Ristrutturazioni: Trento al top della classifica sull’utilizzo degli incentivi


Sono 2.771.000 i proprietari di immobili intenzionati ad effettuare nei prossimi 12 mesi un intervento di manutenzione sulla propria abitazione. Lo rivela un’analisi di Confartigianato sull’utilizzo degli incentivi fiscali per le ristrutturazioni edili e il risparmio energetico.

Tra ottobre 2010 e luglio 2017 le famiglie italiane hanno investito 169.1 miliardi, pari ad una media di 24,7 miliardi l’anno, per ristrutturare casa e per renderla più efficiente dal punto di vista energetico. La spesa rilevata nei dodici mesi tra giugno 2016 e luglio 2017 è aumentata dello 0,6% su base annua. Risulta soprattutto in crescita la richiesta di incentivi per gli interventi di risparmio ed efficienza energetica: nel 2016 sono state presentate 408.032 domande, per un valore complessivo di 3.4 miliardi, con un aumento del 21,5% del numero di domande rispetto al 2015.

A livello nazionale il volume delle detrazioni Irpef per recupero del patrimonio edilizio e risparmio energetico è stato di 5.8 miliardi nel 2015. Le detrazioni più richieste sono quelle connesse agli interventi di recupero del patrimonio edilizio che ammontano a 4.703 milioni di euro e rappresentano l’81,4% degli sgravi che interessano la filiera della casa, mentre quelle per interventi di efficientamento energetico ammontano a 1.071 milioni di euro, il 18,6% del restante.

La classifica regionale vede in testa la Provincia Autonoma di Trento per il maggiore utilizzo degli incentivi per le ristrutturazioni, con un’incidenza dell’1,37% dell’ammontare sul reddito complessivo regionale. Segue la Provincia Autonoma di Bolzano (1,07%), mentre al terzo posto si piazza la Valle d’Aosta (1,06%). Fanalino di coda la Calabria, con un’incidenza dello 0,30% delle detrazioni sul reddito regionale.

Gli incentivi per le ristrutturazioni – ha sottolineato il presidente di Anaepa Confartigianato Edilizia, Arnaldo Redaellisono fondamentali per contribuire ad attenuare le difficoltà delle imprese dell’edilizia”. Infatti, secondo l’analisi di Confartigianato, il settore delle costruzioni, nel quale operano 505.433 imprese artigiane, il 60,2% delle realtà del comparto, stenta a manifestare segni di ripresa. La produzione nei primi sette mesi dell’anno ha registrato un calo dello 0,4%, con l’occupazione nel secondo trimestre che è ulteriormente diminuita del 2,1%.

Per risollevare le imprese delle costruzioni – ha aggiunto Redaellibisogna puntare su misure che favoriscano la manutenzione del patrimonio immobiliare. Per questo vanno rese permanenti le detrazioni fiscali per gli interventi di ristrutturazione ed efficientamento energetico degli edifici. Oltre a rilanciare le imprese delle costruzioni, si coglierebbero più obiettivi: riqualificazione del patrimonio immobiliare, il 60% del quale risale a prima degli anni ‘70, emersione di attività irregolari e gettito per lo Stato, risparmio energetico e difesa dell’ambiente”.

E proprio sul fronte dell’impatto ambientale, dallo studio di Confartigianato emerge che gli interventi sostenuti dall’ecobonus hanno prodotto un effetto positivo: dal 2007 al 2016 hanno permesso un risparmio di energia di 12.886 Gwh. Le maggiori performance sono derivate dalla coibentazione di superfici opache e sostituzione di infissi (49,1%) e dall’impiego di impianti di riscaldamento di ultima generazione (39,8%).