Osservatorio Congiunturale Ance: nel 2017 (lieve) ripresa


E’ stato presentato il 17 gennaio scorso presso la sede Ance di Roma l’Osservatorio Congiunturale sull’Industria delle Costruzioni 2017, curato dalla Direzione Affari Economici e Centro Studi dell’Ance. Lo studio, illustrato dal presidente dell’Ance, Gabriele Buia, dal vicepresidente Rudy Girardi e dal responsabile del Centro Studi Ance, Flavio Monosilio, fotografa un settore che, dopo una lunga crisi, vede nel 2017 una possibile ripresa.

Se il 2016 è stato l’anno delle occasioni mancate, il 2017 sarà quello della (lieve) ripresa degli investimenti. Il cambio di segno degli investimenti in costruzioni sarà, soprattutto, determinato da quanto previsto nella Legge di Bilancio 2017, che dà grande attenzione all’edilizia con misure relative al rilancio degli investimenti infrastrutturali e al rafforzamento degli incentivi fiscali esistenti, in particolare, per gli interventi di messa in sicurezza sismica e di efficientamento energetico.

Di seguito una sintesi dell’osservatorio, che potete scaricare nella versione integrale qui.

Confermata la stima di lieve aumento dei livelli produttivi delle costruzioni nel 2016

La ripresa dell’economia italiana continua a essere fragile e di intensità contenuta: il 2016 si chiuderà, secondo l’Istat, con un aumento del Pil dello 0,8% in termini reali, cui seguirebbe una crescita dello 0,9% nel 2017.

OsservatorioAnce

Con riferimento al mercato delle costruzioni, emerge un quadro ancora incerto e non sembrano sussistere le condizioni per un’effettiva ripartenza. La stima formulata dall’Ance per il 2016 è di un lieve aumento degli investimenti in costruzioni dello 0,3% in termini reali (+0,2% in valore), confermando la previsione già rilasciata nell’Osservatorio di luglio scorso.

Con riferimento ai dati occupazionali, nel corso del 2016 le costruzioni continuano a essere l’unico settore di attività economica a segno negativo: il bilancio complessivo dei posti di lavoro persi nelle costruzioni dall’inizio della crisi continua ad aumentare, dal quarto trimestre 2008 al terzo trimestre 2016 le costruzioni hanno perso quasi 600.000 posti di lavoro, con una flessione in termini percentuali del 30%.

Anche in termini di imprese il bilancio è molto negativo: tra il 2008 ed il 2014, sono uscite dal settore delle costruzioni oltre 100.000 imprese (-16%).

Nuova edilizia abitativa ancora in calo, ma in rallentamento

Anche per il 2016, la stima Ance per gli investimenti nella nuova edilizia residenziale è negativa e pari al -3,4% in termini reali rispetto al 2015.

Si conferma il trend positivo degli investimenti in riqualificazione del patrimonio abitativo

Gli investimenti in riqualificazione del patrimonio abitativo confermano la dinamica positiva degli anni precedenti, giungendo a rappresentare il 37% del valore degli investimenti in costruzioni.

Rispetto al 2015 per gli investimenti in tale comparto si stima una crescita dell’1,7% in termini reali (+1,6% in termini nominali), sostanzialmente in linea con quella rilasciata nell’Osservatorio di luglio scorso, che tiene conto del potenziamento fino a dicembre 2016 degli incentivi fiscali per le ristrutturazioni edilizie e per l’efficientamento energetico previsti dalla Legge di Stabilità per il 2016 e confermati, nella recente Legge di Bilancio 2017, per tutto l’anno corrente.

 osservatorio ance

Il 2017 potrebbe essere l’anno di ripresa per il settore delle costruzioni

La previsione dell’Ance è di un aumento dello 0,8% in termini reali (+1,8% in termini nominali) degli investimenti in costruzioni. L’analisi tiene conto dell’impatto sui livelli produttivi delle misure contenute nella Legge di Bilancio 2017 finalizzate al rilancio degli investimenti infrastrutturali e al rafforzamento degli incentivi fiscali esistenti, con particolare attenzione agli interventi di messa in sicurezza sismica e di efficientamento energetico.

La Legge di Bilancio, infatti, rivolge grande attenzione all’edilizia e prevede misure che, se pienamente attuate, potranno sostenere la ripresa degli investimenti pubblici e privati nei prossimi anni. Il definitivo superamento del Patto di stabilità interno, accompagnato da misure di rilancio degli investimenti territoriali, l’avvio della ricostruzione delle zone colpite dagli eventi sismici nel Centro Italia ed altre misure di carattere nazionale, come il Fondo per gli investimenti e lo sviluppo infrastrutturale e industriale del Paese previsto dalla Legge di Bilancio, dovrebbero avere un impatto positivo sull’attività nel settore già a partire dal 2017.

Un ulteriore impulso agli investimenti potrebbe, inoltre, derivare dalla proroga per 5 anni (2017-2021) della detrazione IRPEF/IRES delle spese sostenute per interventi di messa in sicurezza statica delle abitazioni e degli immobili a destinazione produttiva, situati nelle zone ad alta pericolosità sismica. La norma prevede un potenziamento della detrazione, sino all’85%, se l’intervento riguarda interi condomini con conseguente riduzione del rischio sismico. Tuttavia, trattandosi di interventi complessi che potranno essere deliberati e avviati presumibilmente solo dopo l’emanazione del decreto ministeriale che dovrebbe definire, entro febbraio 2017, le linee guida per la classificazione del rischio sismico delle costruzioni, si stima che nel 2017 gli effetti sugli investimenti siano piuttosto contenuti.

A ciò si aggiunga la conferma della proroga, fino a dicembre 2017, del potenziamento al 50% della detrazione per le ristrutturazioni edilizie e della detrazione del 65% per gli interventi di riqualificazione energetica degli edifici.

In questo scenario, Ance prevede una crescita dell’1,9% rispetto al 2016 per gli investimenti in opere pubbliche, un aumento dell’1,4% per gli interventi di manutenzione straordinaria sullo stock abitativo e dello 0,3% per investimenti in costruzioni non residenziali private.

Solo gli investimenti in nuove costruzioni continuano a registrare segni negativi, sebbene con tassi di intensità più contenuti rispetto agli ultimi anni; si parla, per il nuovo, di un -1,4% rispetto al 2016.

 

Le misure per rafforzare la ripresa..

Per dare un ulteriore sostegno al mercato edilizio innovativo, Ance auspica che venga prorogata la misura relativa alla detrazione del 50% dell’IVA per l’acquisto di case in classe energetica A o B.

Analogamente, Ance auspica l’introduzione di ulteriori misure fiscali per incentivare i processi di riqualificazione urbana. Si tratta, in particolare, della riduzione dell’imposta di registro per la “rottamazione” di case obsolete ed energivore e la loro permuta con abitazioni in classe energetica elevata, il riconoscimento della detrazione IRPEF del 50% per gli interventi di demolizione e ricostruzione con ampliamento volumetrico ed un regime premiale (registro e ipo-catastali fisse) per l’impresa che acquista immobili da riqualificare energeticamente entro i 5 anni successivi.