Ciao Ilario


7 marzo 2016 – E’ scomparso sabato 5 marzo a Treviso, all’età di 89 anni (li aveva compiuti il 24 febbraio) Ilario Priviero: un’istituzione per tutti noi che ci occupiamo di legno e di parquet, un uomo che al settore dei pavimenti ha dato tanto.

Ha iniziato la sua carriera come direttore tecnico di un’industria di avvolgibili di legno, passando poi al settore del parquet, dove ha ricoperto mansioni direttive presso diverse aziende del comparto. Per quasi 30 anni si è occupato di consulenze nel settore del pavimenti di legno, dei serramenti e delle strutture lignee. Tra gli incarichi più prestigiosi affidatigli, l’esame e il controllo delle strutture lignee del Teatro Nuova Fenice, dell’Arsenale e dell’Università Ca’ Foscari, sempre a Venezia.

Nel corso della sua lunga carriera, oltre ad aver pubblicato numerosi articoli tecnici, ha anche tenuto un corso sui pavimenti e rivestimenti di legno all’Università di Padova.

Lo conosceva davvero bene il legno Priviero e viaggiava molto per studiarlo sempre meglio, visitando i luoghi d’origine delle principali specie legnose utilizzate dall’industria: in Canada, in Svezia, in Danimarca, in Austria, in Francia, alla ricerca delle migliori produzioni di Pino, Abete, Larice, Faggio, Frassino, Rovere e chi più ne ha ne metta.

Ho lavorato molto con lui, insieme abbiamo scritto il volumetto “Un faggio salva un rovere“, una raccolta di note, approfondimenti tecnici, curiosità, tabelle e prospetti: tutto ciò che, nella sua lunga carriera da ‘legnaiolo’, ha appuntato sul suo taccuino. I suoi racconti mi hanno appassionata, incuriosita, divertita.

Mi piace ricordarlo così: un uomo semplice, allegro, appassionato, sempre pronto a dispensare un consiglio, a raccontare una storia. Un uomo solido e forte, come il legno che tanto amava. Un eterno ragazzo, per il quale sembrava che il tempo non passasse mai.

Buon viaggio Ilario, che la terra ti sia lieve.

Federica Fiorellini