Aveva già tutto disegnato in mente ancora prima di acquistare il terreno, Roberto Ravetta. Sapeva che lì ci sarebbe stata la piscina, che il protagonista sarebbe stato il legno, che la casa sarebbe stata un’unica cosa col panorama: un contesto talmente bello da non poter essere sciupato con un progetto banale. Siamo in Canton Ticino, un piccolo angolo di paradiso.
Scelte nette, bastava solo comunicarle all’architetto Jean Pierre Antorini. Il risultato è una costruzione di grande gusto, un equilibrio di forme e materiali e un uso del legno che connette simbolicamente i boschi al pavimento di casa.
Il progetto è focalizzato sulla semplicità: il bianco dei muri esalta il contrasto col marrone, gli spazi sono ampi, la luce entra da vetrate da cui s’impone un paesaggio unico.
A interrompere la continuità bicromatica qualche oggetto e arredo in vetro, quasi fossero le cascate che si trovano per il cantone, piccole vanità dei boschi che fa piacere immaginare a casa propria.
La casa-giardino
Gli spazi sono ampi, a volte sembrano la naturale prosecuzione del giardino esterno e, osservando con attenzione, saltano agli occhi piccoli dettagli originali che ‘danno significato’ all’intero contesto.
Un cesto di vimini, l’azzurro che diventa parte di un giocoso adattamento nella camera dei bambini, un portariviste e alcune stampe alle pareti utilizzate come contrappunto ai colori dominanti. Essenziale, certo, ma assolutamente accogliente, con la scelta netta data dal legno, quel calore dedicato agli ospiti con un grande divano al centro e un tavolo che sottolinea come la convivialità sia il fulcro di uno stile di vita.
La parola al proprietario
«Non sono un architetto, ma sapevo esattamente quello che volevo: ho capito subito che questa abitazione sarebbe diventata un giardino col tetto. Pochi arredi, impronta minimalista, perché la luce e il panorama dovevano essere parti integranti della costruzione: cercavo un’armonia completa con quello che c’è fuori dalle mura di casa, un equilibrio perfetto tra interno ed esterno. Volevo poter creare un insieme unico, una soluzione di continuità tra natura e materiali. Qui sono state costruite cinque case uguali: all’inizio i vicini avevano dei dubbi sul vivere ‘all’aperto’, per privacy e per non essere sotto gli occhi di tutti, ma alla fine sono rimasti soddisfatti. Le abitazioni sono dotate di particolari teli per oscurare l’ambiente e lasciare ampia libertà di vivere la casa a modo proprio».
Il parquet: Fior di Nettare
Terra di falegnami e artigiani cresciuti nei boschi, la Val di Fiemme è famosa per la sua Foresta dei violini, popolata di abeti rossi dalle straordinarie caratteristiche di risonanza, il cui legno, da Stradivari in poi, ha dato forma ai migliori strumenti musicali del mondo. Così come uno Stradivari, un pavimento. Fior di Fiemme (by Fiemme 3000) è un legno prezioso che diventa un’opera d’arte. Il protagonista di questa splendida realizzazione in Canton Ticino è Fior di Nettare: un noce nazionale piano sega della serie Fior di Fiemme. La facilità di pulizia è garantita dal trattamento Fiemme 3000 BioPlus