FEP: significativo calo dei consumi europei di parquet nella prima metà del 2023


Facendo eco al calo generale dell’attività edilizia, anche il consumo europeo di parquet è diminuito significativamente nel corso della prima metà del 2023. Lo fa sapere FEP, Federazione Europea del Parquet, il cui board si è riunito il 18 ottobre scorso per discutere dei trend della domanda di pavimentazioni di legno nei differenti mercati europei. La situazione Paese per Paese

Il Consiglio di Amministrazione della Federazione Europea del Parquet, FEP, si è riunito il 18 ottobre 2023 per discutere, tra l’altro, della situazione del parquet sui mercati europei. Nel complesso, ci segnalano dalla Federazione, nel primo semestre 2023 la domanda di parquet in tutti i paesi FEP è diminuita rispetto allo stesso periodo dello scorso anno: il calo segnalato va dal -15% al -38%.

Sia il parquet di produzione europea sia quello importato sono interessati da questo calo. Per contro, da quanto è emerso nel corso della riunione del board FEP, c’è ancora una importante richiesta di prodotti di basso prezzo e di alternative al pavimento in vero legno. Questa situazione sta ovviamente influenzando l’attività dei produttori europei.

Il motivo principale del calo della domanda di pavimenti in vero legno è da collegarsi al rallentamento delle attività nel settore edile, sia relativamente alle nuove costruzioni sia alle ristrutturazioni. Il mercato delle costruzioni è ostacolato dalle incertezze e dagli alti tassi di interesse, che non sono sufficienti a contenere l’inflazione.

Poiché la produzione edilizia non dovrebbe registrare una ripresa a breve, anche la domanda di parquet in Europa non dovrebbe ricominciare a crescere almeno prima della fine del 2024.

L’andamento del mercato del parquet, Paese per Paese

Di seguito il breve riepilogo per Paese diramato da FEP.

Austria

Nei primi tre trimestri del 2023 il consumo austriaco di parquet è diminuito del 25% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Relativamente al terzo trimestre, il calo è stimato intorno al -20%. Questa situazione ha un impatto sull’orario di lavoro e sull’occupazione. Il declino nelle nuove costruzioni in Austria non sostiene il settore del parquet.

Benelux

Nel primo semestre 2023 le vendite di parquet nei Paesi Bassi sono diminuite di circa il 25 – 30%rispetto al 2022. Il calo potrebbe essere un po’ meno significativo in Belgio. Il calo della domanda non è dovuto solo alla concorrenza degli altri pavimenti, ma anche alla situazione stagnante dell’economia.

Francia

Nei primi due trimestri 2023 si registra un calo del 30-35% del consumo di parquet rispetto alla prima metà del 2022. Si stima addirittura che il terzo trimestre possa essere peggio, con -35-40%. Poiché le nuove costruzioni continuano a diminuire (inflazione, materiali, costi…) non riescono a supportare l’avvio di progetti e finanziamenti bancari; anche la presenza del parquet nel fai da te non aiuta. In Francia non vi è alcun segno di miglioramento della situazione almeno prima della fine del 2024. D’altro canto, anche qui esiste ancora una richiesta di alternative economiche al legno.

Germania

Il consumo di parquet in Germania mostra un calo del 38% nel secondo trimestre 2023 rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. I magazzini sono pieni. Quest’anno, anche le importazioni tedesche dalla Cina hanno subito un calo del -38%; anche in Germania si segnala la concorrenza di altre tipologie di pavimentazione. Le nuove costruzioni non aumentano, nonostante la notevole domanda di appartamenti per gli immigrati. Non è possibile prevedere quando la situazione migliorerà: a fine 2024?

Italia

Una situazione relativamente meno drammatica si registra in Italia, che vede pur sempre un calo dei consumi di parquet
del -23-25% nel primo semestre 2023 rispetto al 2022. Anche le importazioni dalla Cina sono in calo (-15%), ma la concorrenza in questo caso arriva dai Paesi dell’Est UE. L’inflazione resta alta, così come i tassi di interesse, anche se questi ultimi non sembrano contenere l’inflazione. Non si prevede un miglioramento della situazione nel corso del terzo trimestre.

Cluster nordico (Norvegia, Danimarca, Finlandia)

I mercati norvegese e danese si stanno appiattendo. Tuttavia, il consumo norvegese è diminuito in modo significativo durante il primo semestre del 2023, mentre la Danimarca è stata più colpita durante il secondo trimestre 2022; le nuove costruzioni e le ristrutturazioni sono ancora a livelli bassi, ma il Paese è in buona forma. La questione è diversa in Finlandia, dove a spendere sono gli anziani, anche se con cautela, mentre i più giovani non hanno soldi da investire, ciò incide sul consumo di parquet
negativamente e più del previsto.

Spagna

Le statistiche commerciali mostrano una riduzione delle importazioni di parquet in Spagna del -35% nel primo semestre 2023  rispetto al 2022, questo spiega il calo dei consumi spagnoli. Mentre il il settore edile è ancora in buona salute, in Spagna vengono utilizzati materiali economici.

Svezia

Crolla il consumo svedese di parquet: -36,4% nel primo semestre 2023 rispetto al primo semestre 2022, che era stato un semestre record. Nuove costruzioni e ristrutturazioni sono al minimo storico in Svezia (non si costruisce né si rinnova più) e questo continuerà a incidere negativamente sul settore del parquet a lungo termine (il parquet arriva “in ritardo” nel processo di costruzione). I tassi di interesse sono in aumento, ma l’inflazione non è ancora sotto controllo, mentre i prezzi dell’energia sono da stabili a in diminuzione.

Svizzera

Nel primo e nel secondo trimestre 2023 il consumo svizzero di parquet è diminuito del 15% rispetto ai primi due trimestri 2022. Anche nel terzo trimestre i consumi sono diminuiti del 15% rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso, che aveva già fatto segnare un livello basso.

Assemblea Generale FEP e Congresso sul Parquet 2024

La Federazione Europea del Parquet ci ricorda che la 68ma Assemblea Generale della FEP e il 48° Congresso del Parquet si terranno il 13 e 14 giugno 2024 a Vienna, in Austria.