Lavorare eticamente significa avere rispetto di sé stessi e degli altri, optare per la strada più difficile, per migliorarsi sempre, rispettare i ruoli, prendersi la responsabilità delle proprie azioni. E molto altro. Qualche indicazione pratica e qualche spunto di riflessione.
Etica. Quante volte abbiamo sentito parlare di questa parola così importante, ma sempre più spesso abusata e svuotata dal suo reale significato? Lavorare eticamente, rapportarsi con le persone eticamente, azioni etiche e commercio etico… Insomma, crediamo che l’etica giochi un ruolo fondamentale nell’esistenza dell’uomo in questo strano universo. E anche nella nostra professione, quella di Posatore 4.0.
Partiamo con il capire esattamente se abbiamo un’etica ben fondata e organizzata. Per fare questo iniziamo dalla mission.
Cos’è la mission?
È il segno che tu vuoi lasciare nel mondo, il ricordo che gli altri avranno di te (famigliari, amici, colleghi, ma anche sconosciuti), è il motivo per cui ti svegli la mattina pieno di energia e mai stanco, pronto a divorare la giornata a morsi.
Tu c’è l’hai? No? Forse? Devi crearla ora! Naturalmente per crearla devi prenderti del tempo per te, pensa a cosa ti entusiasma e ti fa battere il cuore quando lavori, quando parli con gli altri, pensa a cosa ti piace fare o ti piacerebbe fare, pensa qual è la tua ‘unicità’ e poi prendi un foglio e inizia a scrivere di getto tutto ciò. Naturalmente potrebbe essere che dovrai riscriverla o modificarla, non è un problema, anzi, di tanto in tanto riguardala e/o aggiornala (magari tutti i giorni). Fai in modo che più passa il tempo, più questa mission si stabilizzi, finché avrai chiara quale è la tua.
I valori
Adesso servono i valori: sono i tuoi punti fermi, la tua linea guida, a cui non rinunceresti mai. E li possiamo dividere in due grandi famiglie: i valori universali (quelli in cui si riconoscono la maggior parte delle persone) e i valori personali (quelli in cui tu credi e che ti guidano nelle scelte più vicine a te). I primi solitamente ti vengono “suggeriti” dalla società, dalle persone con cui entri in contatto e sono, diciamo, i fondamentali. Invece i secondi sono tuoi, sono quelli che non sei disposto a rinegoziare o ritrattare e hanno una forza enorme nel condizionare le tue scelte. Individuarli e tenerli a mente ti aiuterà a capire se stai facendo la cosa giusta o meno. Scrivi i tuoi valori (al massimo 5) e per ognuno di essi descrivi cosa significano per te e ogni tanto rileggili.
I ruoli
Dopo i valori arrivano i ruoli. Tutti nella nostra vita abbiamo dei ruoli diversi: mamma/papà – figlio/figlia – collega-compagno e così via. Questi ruoli devono essere ben definiti tra di loro, non si può pensare di essere una mamma/amica con il proprio figlio, perché è importante che le nostre azioni ricadano esattamente nel ruolo giusto. Uno degli errori più gravi è proprio questo: invadere parzialmente o per intero con azioni che non rientrano nel ruolo preciso in cui si viene chiamati a intervenire o interagire. Individua i tuoi ruoli nella tua vita e per ognuno definisci obiettivi/scopi che vuoi ottenere.
Come trovare l’equilibrio?
A questo punto devi trovare l’equilibrio. Per arrivarci dovrai passare per forza attraverso il disequilibrio, che ti aiuterà a crescere e a evolverti. Quando avrai messo nero su bianco i punti di cui sopra, sperimenterai grandi momenti dove ti sentirai un po’ in bilico, un po’ perso, ma tieni duro e non aver paura, tieniti saldo alla mission, ai valori e ai tuoi obiettivi e sarà tutto più facile. Per raggiungere meglio questo equilibrio e rafforzare quindi la tua etica, ti suggeriamo alcune semplici azioni da tenere a mente e mettere in pratica con esercizi pratici:
– non giudicare (lascia libero di essere): non sta a noi giudicare chi è giusto e chi sbagliato, perché ognuno di noi è unico e tu devi trovare il tuo valore. A te piacerebbe essere giudicato? Fai in modo che ognuno esprima se stesso e possa tirare fuori il meglio di sé, non cercare di cambiarlo e rispetta le sue idee;
– dare e avere: ricordati che abbiamo un conto corrente universale della vita, a ogni nostra azione corrisponde un deposito (dare) o un prelievo (avere) e quindi, di conseguenza, avrai un saldo che inevitabilmente sarà positivo o negativo. Alcuni depositi sono: mostrare gentilezza, mantenere le promesse, chiarire le aspettative, mostrare lealtà nei confronti degli assenti e scusarsi. Mentre i prelievi sono: mostrare maleducazione e scortesia, non mantenere le promesse, non chiarire le aspettative, mostrare slealtà e falsità e comportarsi con presunzione e arroganza. Una moneta molto pesante in questa specie di conto bancario è l’aiuto. Aiutare il prossimo disinteressatamente fa fare dei versamenti con interessi veramente molto, molto alti;
– la responsabilità: questa può essere definita come la “possibilità di prevedere le conseguenze del proprio comportamento e correggere lo stesso sulla base di tale previsione“. Prendersi la responsabilità di un’azione, un comportamento, una decisione è un impegno che si prende davanti alle persone, alle cose e all’universo: sei alla guida di ciò che potrà accadere alla tua guida.
– rimedia velocemente: non preoccuparti di sbagliare e di fare errori, soprattutto se sono fatti in etica, quando ti accorgi di aver fatto un’azione che ti fa star male rimedia subito, non rimandare, correggi, modifica, rianalizza subito, immediatamente, prima che sia troppo tardi o che l’azione si trasformi in un problema irreversibile. Utilizza l’autodisciplina per correggerti subito;
– riallineati: ogni tanto dedicati del tempo per te, dove puoi vedere se sei in linea con la tua mission, i tuoi valori, i tuoi obiettivi. Solo così starai sempre bene con te stesso in primis e poi con gli altri.
Concludendo…
A questo punto cosa abbiamo capito dell’etica? La cosa fondamentale è che ci fa stare bene con noi stessi e con gli altri senza avere quella sensazione di disagio o di senso di colpa che ci bloccano in tutto. È crescita personale, aumenta la fiducia in noi stessi e, soprattutto, negli altri, è una qualità che in questo mondo moderno sembra un po’ latitare. È rispetto di noi stessi e degli altri. È fare le scelte-cose difficili per migliorare il più possibile la vita e le aree delle persone che ti circondano. Tieni i punti dell’etica sempre sott’occhio, quando non sai cosa fare, quale decisione prendere riguarda i tuoi punti, obiettivi, mission e la decisione ti apparirà più chiara.
Dunque infine cos’è l’etica? Semplicemente è vita, perché noi siamo ciò che creiamo nella nostra mente (valori, mission, obiettivi), è amore, perché lasciamo liberi di essere gli altri e amiamo noi stessi, è disciplina, perché dobbiamo rimanere fedeli al nostro io. D’altronde come potremmo lavorare un materiale così “eticamente nobile” come il legno se noi non lo fossimo? Buono studio.
di Michele Murgolo e Stiven Tamai
Posatore 4.0
Posatore 4.0 è un progetto nato durante il periodo di lockdown, con la voglia di condividere esperienze e con l’obiettivo di aiutare i parchettisti a pensare fuori dagli schemi, mettersi in gioco e diventare imprenditori
di successo. L’idea è di Stiven Tamai e Michele Murgolo, due professionisti accomunati dall’esperienza associativa, che hanno aperto in breve tempo una pagina Instagram attraverso la quale – grazie a video, animazioni, brevi slide – spingono i colleghi a tirare fuori il meglio di sé: “Puntiamo a una formazione personale, non tecnica. Ci rivolgiamo ai colleghi parchettisti, ma in generale a chi ha voglia di vedere oltre, di mettersi in gioco, parlando da imprenditore a imprenditore, cosa che ci permette di essere incisivi e credibili, perché conosciamo molto bene il settore”.