Legno illegale: l’Europa corre ai ripari


I prelievi abusivi di legname ammontano a circa 90 miliardi di euro, minacciando la salute delle foreste del pianeta. Conlegno, Etifor e Unione Europea sono in prima linea per sensibilizzare e informare gli operatori e le amministrazioni coinvolte nell’applicazione del Regolamento EUTR.

Nonostante l’attuazione del Regolamento UE 995 del 2010 (EUTR) e i controlli specifici effettuati a carico degli importatori, l’Unione Europea (UE) resta uno dei maggiori mercati mondiali di legno e prodotti derivati d’origine illegale. Per le foreste del pianeta, la quota di prelievi abusivi si aggira fra il 15 e il 30% del totale, pari ad un controvalore finanziario di circa 90 miliardi di euro; legname che, secondo l’Interpol, finisce in buona parte sul mercato europeo.

Nell’ambito del programma Life dell’UE, NEPCon sta coordinando il piano “Legal wood” basato sulla partecipazione di partner operanti in Italia, Francia, Belgio, Germania, Spagna e Paesi Bassi. Il progetto, iniziato nel 2019, terminerà nel 2022 e prevede un budget assegnato di 2.445.790 euro. 

Jakob Ryding, project manager di NEPCon, ha spiegato: “È necessario arginare l’importazione di legno illegale e rafforzare l’attuazione della dovuta diligenza negli Stati membri. L’importazione di legno non controllato, sintomatica di forti carenze conoscitive, può esporre gli operatori a specifiche sanzioni. Il progetto Life “Legal Wood”, che coinvolge vari paesi, intende aumentare la consapevolezza in questo campo attraverso la realizzazione di seminari e altri strumenti informativi gratuiti, volti ad attenuare significativamente l’approvvigionamento di legno illegale”.

Il progetto LifeLegal wood” coinvolgerà direttamente gli operatori europei addetti alla produzione, importazione e vendita di legno e prodotti derivati (mobili, imballaggi…). È prevista la realizzazione di seminari e strumenti tecnico-informativi utili alla valutazione del rischio e alla predisposizione della due diligence ai quali operatori e amministrazioni coinvolte nell’applicazione dell’EUTR potranno accedere liberamente. Per predisporre al meglio tali eventi e strumenti, le imprese del settore sono invitate a condividere i propri punti di vista ed esperienze maturate in materia di EUTR compilando il questionario online al seguente link: http://sgiz.mobi/s3/Survey-about-legal-timber-in-the-EU.

Fondamentalmente, il progetto mira a ridurre l’incidenza dei tagli illegali e a favorire la gestione sostenibile delle foreste del pianeta – prosegue Ryding. Questo può avvenire soltanto se si riesce, insieme agli importatori e alle autorità locali, ad aumentare la consapevolezza e l’efficienza dell’industria europea del legno”.

Gli altri partner internazionali del progetto LifeLegal Wood” sono Amfori, Baskegur, Cesefor, Conlegno, Etifor, Foresna, GD Holz, Le Commerce du Bois, Probos e le autorità competenti EUTR di Belgio, Germania e Spagna. Fra gli italiani si segnalano invece Conlegno e Etifor. Il primo è un consorzio no profit che riunisce circa 1.800 imprese, riconosciuto dalla Commissione Europea come monitoring organisation per l’attuazione dell’EUTR e che dal 2013 mette a disposizione degli operatori italiani il proprio sistema di due diligence; il secondo è una spinoff dell’Università di Padova che offre consulenza a enti e aziende per aiutarli a valorizzare i servizi e i prodotti della natura, la cui esperienza sulle norme di contrasto al legno illegale è ampiamente riconosciuta a livello internazionale.