Voucher digitalizzazione, si possono richiedere fino al 9 febbraio


Tutto pronto per i voucher digitalizzazione, i contributi per l’innovazione digitale e l’ammodernamento tecnologico che il Ministero dello Sviluppo Economico (MiSE) mette a disposizione di artigiani e piccole imprese italiane. Una misura di sostegno e incentivo che prevede una dotazione di 100 milioni di euro, per coprire fino al 50% degli investimenti aziendali.

Si tratta di un contributo a fondo perduto, erogato sotto forma di voucher – spiega Andrea Scalia, responsabile Innovazione e Reti di Confartigianato Imprese. E’ un contributo che viene erogato sulla base di un progetto, che le imprese devono presentare prenotando questo strumento, il voucher, direttamente sul sito del Ministero dello Sviluppo Economico. Si prevede, inoltre, un’intensità di un massimo del 50% di quanto investito dalle imprese per le spese ritenute ammissibili”.

La presentazione delle domande di finanziamento può essere ancora inoltrata in via definitiva sul sito del MiSE dal 30 gennaio al 9 febbraio. Una possibilità che permetterà alle imprese di preparare al meglio la domanda e di finalizzarla in un secondo momento. Ogni impresa potrà presentare una sola domanda e dovrà indicare il luogo dove verrà implementato il progetto di digitalizzazione e ammodernamento tecnologico dell’attività, che comprende l’acquisto di software, hardware e servizi per lo sviluppo tecnologico e la trasformazione digitale dei processi produttivi e degli strumenti tecnici.

Sicuramente è una grande opportunità per la programmazione, gli investimenti e lo sviluppo digitale delle imprese, la loro dotazione tecnologica, l’efficienza e l’organizzazione del lavoro, oltre che per lo sviluppo delle attività web, compreso l’e-commerce – ha aggiunto Scalia. Possiamo facilmente riconoscere in questi tutti gli elementi chiave su cui si discute da tempo. I benefici saranno immediati e diretti per le realtà che presenteranno la domanda, ma anche per tutti i fornitori del nostro territorio che avranno sicuramente l’opportunità per vendere prodotti, servizi e consulenza”.

Insomma, un’ulteriore misura a sostegno dello sviluppo tecnologico delle piccole imprese italiane, dopo il super e iperammortamento, la Nuova Sabatini e il Piano Nazionale Impresa 4.0.