Rapporto Cresme 2018: Pil sopra le previsioni, aspettando la ripresa


Come confermato dal XV Rapporto congiunturale e previsionale Cresme, “Il mercato delle costruzioni 2018”, da poco diffuso, crescita e incertezza sono i due fattori intorno ai quali si delinea il quadro economico italiano in un contesto internazionale in netto miglioramento.

Questa la lettura proposta da Federbeton, che ha diramato una nota con una sintesi ragionata delle informazioni e dei dati contenuti nel Rapporto.

È ormai acquisito che il 2017 si chiuderà con un Pil al di sopra delle attese (le previsioni di un anno fa indicavano una crescita del prodotto inferiore all’1%) con una variazione positiva dell’1,5-1,6%. Il differenziale di crescita rispetto al resto dell’Eurozona risulta solo parzialmente riassorbito e il livello dell’economia nazionale è ancora inferiore rispetto a quello degli anni 2000, mentre l’economia europea lo supera del 24%. Tali differenziali risentono del diverso andamento del settore delle costruzioni, che in Italia ha perso circa 650 mila addetti nel corso della crisi.

L’ufficio studi Ance si attesta nel consuntivo 2016 sul valore dell’Istat, al netto dei costi di transazione degli immobili (-0,6%). La Commissione Europea, che prevedeva un aumento degli investimenti in costruzioni nel 2016 del +2,4%, si stabilizza a settembre su un ben più modesto +0,7%;

Anche Cresme, da una crescita stimata del 2,2%, ha dimezzato le stime, portandole a 1,1% (sempre al netto dei costi di transizione immobiliare, ndr).

L’analisi di questi dati, insieme alle loro revisioni, consente le seguenti riflessioni: il settore è uscito dalla recessione o ne sta uscendo, la ripresa è comunque più debole di quanto ci si aspettasse.

Lo stesso scenario si preannuncia per il 2017 e le speranze sono quindi tutte riposte nel 2018. Per il prossimo anno Ance stima un +1,5%; il Centro Studi di Confindustria un +2,0%; la Commissione Europea +2,4%; Cresme +2,5%.

Per maggiori informazioni: www.conpaviper.org