Cersaie 2017 tocca quota 111.000 visitatori


Con +4,7% di presenze rispetto all’edizione 2016 (crescono gli italiani, ma soprattutto gli stranieri), Cersaie  – Bologna 25 / 29 settembre 2017 – si conferma ancora una volta un appuntamento irrinunciabile per il mondo delle finiture d’interni

È la kermesse della ceramica per eccellenza, non c’è dubbio. Cersaie non delude mai, anche perché negli anni ha avuto un’evoluzione interessante: non solo fiera della ceramica, ma sempre più momento di intrattenimento, evento di design (non a caso da qualche anno il Comune di Bologna organizza un vero e proprio Fuorisalone nei giorni della fiera).

A Cersaie si vede tanta ceramica, certo, ma c’è di più: arte, cultura, welness e poi, da qualche anno, tanti pavimenti e rivestimenti ‘non ceramici’. Parliamo del marmo, della pietra naturale, del vetro, delle fibre naturali e del parquet (ça va sans dire), materiali che anche quest’anno erano esposti al padiglione 22 (con qualche piccola eccezione).

Il parquet a Cersaie

C’erano Berti con i suoi splendidi intarsi (molto particolari qualli in resina), Bisazza, colosso della ceramica, che ha Cersaie ha portato la coloratissima collezione ‘Wood’, Bruno Parquet con LegnoAria+ (finitura a olio naturale con 100% di residuo secco e a bassissima emissione di VOC). Cerano gli amici di Garbelotto, con la linea Xilema (che recupera le piante ‘morte in piedi’), Gazzotti, con la sua originale Spina Dorica (un bel mix tra spina di pesce e spina ungherese), Mardegan, con il suo ‘Scavato’ (la nuova lavorazione di superficie fatta a mano), Itlas (il cui stand è stato animato costantemente dagli appuntamenti con gli architetti Marco Casamonti, Guglielmo Bilancioni, Stefano Parancola, Alessandro Isola, Lucio Serpagli, Alessandra Mancini e Silvia Bertoncini). E ancora Original Parquet (con le raffinate geometrie della linea Euclide), Ravaioli Legnami (con il frangisole 4SUN, da oggi orientabile elettricamente) e Salis (con il futuristico parquet Pangea).

Ai produttori di parquet (e a noi con loro) Cersaie piace: perché è un evento commerciale in grado di coinvolgere il mondo dell’architettura e dell’interior design. Perché è una fiera davvero internazionale: nei cinque giorni di fiera abbiamo sentito parlare tutte le lingue, ma proprio tutte.

 

Un po’ di numeri: Cersaie supera le 111.000 presenze

Veniamo ai numeri? A pochi giorni dalla chiusura gli organizzatori fanno sapere che Cersaie 2017, grazie alla crescita della partecipazione sia di operatori esteri che italiani, ha raggiunto quota 111.604 presenze, con un incremento del 4,7% rispetto all’edizione 2016.

Il Salone Internazionale della Ceramica per l’Architettura e dell’Arredobagno, che si è tenuto a Bologna dal 25 al 29 settembre, ha registrato un doppio segno positivo sui visitatori, sia italiani (+5,0%, per un totale di 58.422 presenze) che esteri (+4,3% per 53.182 presenze), provenienti pressoché da tutti i paesi del mondo.

Tutti i settori espositivi di Cersaie hanno registrato valori positivi con una superficie di 156.000 mq, la partecipazione di 869 espositori (17 in più rispetto al 2016), provenienti da 41 nazioni differenti; 323 aziende straniere, quasi un terzo del numero complessivo.

Comparto più rappresentato sono state – ovviamente – le piastrelle di ceramica, con 457 imprese, seguito dall’arredobagno, che con 197 espositori ha confermato la sua centrale rilevanza nella manifestazione.

Ma Cersaie, dicevamo, si sta sempre più sviluppando anche come una tappa fondamentale nel panorama dell’architettura, dell’interior design, della posa, degli eventi con i media e del privato. E allora segnaliamo con piacere l’importante partecipazione registrata dalle conferenze di architettura e dalla Lezione alla rovescia di Fabio Novembre, a cui hanno preso parte oltre 1.300 ragazzi.

Molto apprezzata anche la mostra Milleluci, al Padiglione 30, così come i ‘work in progress’ e i seminari di formazione per architetti sulle tematiche delle grandi lastre tenutisi alla ‘La Città della Posa’. La Galleria dell’Architettura ha spesso visto esauriti i suoi posti anche per i Cafè della Stampa, le conversazioni di architettura e design realizzate con nove primarie testate.

Significativa – infine – la partecipazione a ‘Cersaie disegna la tua casa’ di un pubblico di consumatori coinvolti sui temi della ristrutturazione della propria abitazione. C’eravamo anche noi di I Love Parquet.

Che dire, appuntamento al prossimo anno… Noi ci saremo.