Thailandia, “bombe di semi” contro la deforestazione


L’esecutivo thailandese ha recentemente autorizzato una campagna per la riforestazione del paese che prevede l’utilizzo di “bombe di semi“.

A causa del disboscamento selvaggio, il territorio thailandese negli ultimi anni ha perso circa un terzo della sua superficie verde. Il progetto approvato dal governo locale, denominato appunto “Seed Bombing“, servirà proprio a rivitalizzare le zone devastate dallo sfruttamento intensivo dell’uomo.

Come confermato da più esperti, le “bombe di semi” rappresentano un’arma “buona” contro il disboscamento: non apportano alcun danno all’ecosistema e vantano una percentuale di successo del 70%. In Thailandia l’abbattimento sconsiderato degli alberi ha risposto all’esigenza di lasciare spazio alle coltivazioni necessarie per la produzione di gomma e olio di palma.

Il primo bombardamento di semi della storia risale al 1930, anno in cui sono stati adoperati degli aerei per riforestare alcune aree montuose di Honolulu, nelle Hawaii. Soltanto nel 1999, però, il metodo è stata applicato su larga scala: all’alba del Nuovo Millennio, infatti, una compagnia attiva nel settore dell’ingegneria aerospaziale riuscì a piantare 900 mila alberi in un solo giorno sganciando semi da un velivolo militare.